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marginalità dettato probabilmente da una distruzione parziale attribuita alla

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               prima  fase  della  conquista  musulmana  in  Sicilia .  Durante  il  periodo
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               musulmano il toponimo  Lilibeo venne sostituito con  Marsā  Ali, ovvero il
               Porto  di  Alì,  a  testimonianza  di  strutture  portuali  dediti  al  commercio  o

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               all’approdo  di  imbarcazioni .  Bisogna  sottolineare  che  l’archeologia
               marsalese incentrata da molti anni soprattutto al recupero di fonti materiali di

               epoca  classica,  stenta  ad  individuare  fasi  stratigrafie  relative  a  quest’arco

               temporaneo, per cui resta difficile stabilire, se non impossibile, enumerare la

               presenza  di  fasi  di  vita  della  città  fino  alla  conquista  normanna.  Un  dato

               rilevante,  però,  è  a  nostro  avviso,  la  presenza  in  ambito  urbano  di  alcune

               ceramiche  che  attestano  rapporti  diretti  commerciali  con  il  Nord-Africa.

               Questa classe di materiali è stata rinvenuta attraverso uno scavo archeologico

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               urbano  effettuato  presso  Vico  Infermeria .  In  particolare,  dallo  scavo
               effettuato, è risultata piuttosto abbondante una classe ceramica, caratterizzata

               dallo smalto verde e dalla forma a calotta con breve tesa, per la quale non si

               esclude  una  provenienza  maghrebina.  Questi  ritrovamenti  potrebbero

               rappresentare uno strato di occupazione della città fra il VII e l’XI secolo,

               per cui, è piuttosto plausibile pensare che il centro durante la fase islamica

               dovette  occupare  una  piccola  parte  dell’antica  Lilibeo  romana,  in  cui  le




               che  abitavano  la  zona.  La  loro  presenza  in  loco  potrebbe  essere  attestata  inoltre  dalla  toponomastica.  Il
               fiume  Selinus,  infatti,  presso  l’antica  città  fu  detto  Modiuni  dal  nome  della  tribù  berbera  Madyȗnah,  la
               stessa origine ha il nome della sorgente del fiume Mazara denominata Sanagi o Sinagia dal nome della tribù
               berbera Sanhâgah. AMARI 1858, II, pp.35-36, nota 1;  FAZELLO, II,VI, p.288; sui dati archeologici relativi al

               medioevo presso Selinunte si rimanda a  GÀBRICI 1923, p.112; D’ANGELO 1971b, pp. 23-26; TRASSELLI
               1972, p.50; NASELLI 1972;  MOLINARI 2002, pp.323-354; le ultime ricerche attualmente in corso, sono state
               edite in FOURMONT 2006, pp.211-238.
                      510  La città di Lilibeo che in età antica era stata una delle principali città dell’isola potrebbe essere
               stata secondo l’Amari saccheggiata dagli Arabi nel 704; vd., AMARI 1854, I, p. 169.
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                         Ibid., p. 467; sul toponimo vedi anche MASSA 1709, II, p.226.
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                          KENNETH  1989,  pp.  613-636;  i  medesimi  dati  sulla  ceramica  rinvenuta  sono  stati
               successivamente evidenziati in alcune pubblicazioni; vd., MAURICI 2002, p.30; MOLINARI 1992, p.508.

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