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Nell’area pericostiera sono stati invece rilevati un gruppo di
insediamenti posti lungo l’importante percorso viario medievale Trapani-
Mazara, che si identificano, in alcuni casi, oltre che dai resti archeologici
anche dalla toponomastica (Fig.95). In questa fase, un consistente
agglomerato rurale dovette costituirsi nei pressi dell’attuale Baglio
Ballottella, dove le tracce archeologiche si estendono su oltre 10 ettari di
superficie. Nell’area sono stati rinvenuti cospicui materiali ceramici
caratterizzati in prevalenza da bacini dipinti con vivaci motivi ornamentali e
numerosi resti di anfore dalla superficie corrugata, dipinte a bande rosse e
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brune . Da segnalare, in questa parte di territorio, la presenza in località
Casale Nuovo di un villaggio musulmano che potrebbe identificarsi con il
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toponimo Bizir presente nelle fonti d’archivio . In questa località sono stati
rinvenuti numerosi catini sia carenati, sia emisferici, rivestiti con smalto, che
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le analisi petrografiche hanno rilevato provenire dal Nord Africa . In
particolare, fra le varie ceramiche rinvenute, risulta interessante una classe di
materiali caratterizzata da catini carenati di varie dimensioni con orlo
ingrossato, ma mai bifido; vasi con filtro e due tipi di lucerna a vasca chiusa.
Le decorazioni, molto accurate, sono anch’esse tracciate prima in bruno e
quindi campite in verde, spesso con l’aggiunta del giallo. Il repertorio
decorativo risulta inoltre essere standardizzato e consiste in degli archetti
concentrici. La cronologia di queste ceramiche è ancora discussa. In passato
si considerava genericamente questa classe di materiali relativa all’XI-XII
via via create nella rada esterna ormai divenuta agibile; vd., BARRESI 2004, p. 144; FILIPPI 2002, pp. 503-
504.
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FILIPPI 2003, pp. 503-504.
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PIRRI 1733, I, p.843; GRÉGOIRE 1932-33, p.97.
502 MOLINARI 1994, pp. 105-106; MOLINARI-VALENTE 1995, p. 416.
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