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antichi  rahal  saranno  ancora  presenti  quei  coloni  legati  alla  terra  e  che

               porteranno alla villanizzazione di una parte della popolazione anche dopo la

               conquista normanna, per cui, risulta difficile pensare, come evidenziano le

               poche campagne di ricognizione effettuate in Sicilia occidentale, ad una fine

               drastica  dell’abitato  sparso,  che,  come  ritenuto  fra  l’altro  abbastanza

               recentemente, si verificherà durante il periodo normanno-svevo.

                      L’insediamento sparso nel territorio della Sicilia occidentale in epoca

               musulmana rappresenta una costante non indifferente e potrebbe in certi casi

               rappresentare  un  lungo  processo  di  continuità  dall’età  bizantina  all’epoca

               normanna.  Ancora  poco  chiare  rimangono  le  relazioni  dei  piccoli  villaggi

               che si vanno rinvenendo con gli abitati principali che dovettero in un certo

               qual modo, gestire il territorio. A parte la disposizione emanata dal califfo

                                  c
               fatimida 'Al Mu  izz  riportata da Άn Nuwayrȋ, non ci sono infatti pervenute
               attestazioni documentarie e letterarie attinenti i rapporti economici, politici e

               sociali, esistenti all’epoca fra gli abitati principali ed piccoli villaggi rurali.

               L’unica attestazione letteraria che riguarda la geografia e la toponomastica

               delle  città  o  fortezze  della  Sicilia  del  X  secolo  è  rappresentata  dal    Kitâb

               ′aḥsan  ′at  taqâsîm  di  ′Al-Muqaddasî  che  ci  fornisce  soltanto  un  elenco

                                                                                                   489
               approssimativo  delle  principali  città  fortificate  della  Sicilia  (mudūn) .
               Dall’elenco  di  ′Al-Muqaddasî  si  ricavano  per  il  X  secolo,  soltanto  pochi

               toponimi  relativi  alla  Sicilia  occidentale  quali  'Itrabiniś  (Trapani);  Mâzar




                      489   ′Al-Muqaddasî,  in  Blib.  ar.  sic.,  II,  pp.  668-670:  “  Isqilîah  (  Sicilia  ).  La  capitale  di  essa  è

               Balarm ( Palermo ) : delle città è da noverare 'Al Hâliśah ( la Kalsa, quartiere di Palermo ): 'Itrabiniś (
               Trapani ); Mâzar ( Mazara ); cAyn 'al muġaṭṭâ (?); Qalcal 'al ballût ( Caltabellotta ); Ǵirǵant ( Girgenti );
               Buṯîrah  (  Butera  );  Saraqûsah  (  Siracusa  );  Lantînî  (  Lentini  );  Qatânîah  (  Catania  );  'Al  Yâg  (  Aci  );
               Batarnû ( Paternò ); Tabarmîn ( Taormina );  Mîquś?; Massînah (Messina); Rimtha ( Rametta ); Damannaś
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                                            c
               ( Demona ); Ǵarâs ( Geraci ); Qal at 'al qawârib ( La rocca dei barchetti ); Qal at 'aṣ ṣiraṭ ( Golisano );
                  c
               Qal at 'Abi Ṯawr ( Calatavuturo ); Batarlîah ( Petralia? ) Ṯirmah ( Termini ); Bûrqâd ( Castello di Broccato
               ); Qurlîûn ( Corleone ); Qarînaś ( Carini ); Bartinîq ( Partinico );   Aḫyâs- Agnas ( Cinisi ); Balǵah ( Bilici?
               ); Barṭannah ( Partanna )”.

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