Page 165 - Abitati_città_fortificate_Sicilia_occidentale
P. 165

settanta  del  secolo  scorso  ha  restituito  ceramica  di  età  aghlabide,  come  il

                   minuto frammento di ceramica con decorazione a uccelli databile tra la fine

                   del  IX  e  gli  inizi  del  X  secolo  (Fig.104).  L’insieme  degli  oggetti

                               521
                   discaricati ,  databili  tra  la  seconda  metà  del  X  e  la  prima  metà  dell’XI
                   secolo,  permette  di  vedere  una  parte  dei  corredi  domestici  di  alcune

                   abitazioni  del  sito  in  età  kalbita.  Questi  oggetti  rappresentano  una  fonte

                   materiale  di  notevole  pregio  in  quanto  testimoniano  la  piena  integrazione

                   dell’area  sudoccidentale  alla  dār  al-Islām.  Per  quanto  riguarda

                   l’insediamento  fortificato  di  Castello  della  Pietra,  possiamo  considerarlo

                   come  una  sorta  di  avamposto  militare  custodito  da  un  gruppo  in  stretto

                   collegamento con l’Ifrīqiya. Dal materiale rinvenuto nel sito si desume che

                   una certa corrispondenza tra Ifrīqiya, Andalusia e Sicilia. Sempre relative al

                   X-XI  secolo sono alcune pentole (Fig.106 n.55117) e varie  teglie modellate

                   con il tornio lento (Fig.106 n.61183); sono presenti inoltre “olle” modellate

                   con tornio veloce (Fig.106 n.55120) dalla presenza di alcune ceramiche di

                   notevole pregio e qualità artistica possiamo ritenere che parte del vasellame

                   da  mensa  era  importato  dall’Ifrīqiya.  In  particolare,  i  prodotti  di

                   importazione  sarebbero  costituiti  da  alcune  ceramiche  smaltate  (come  il

                   grande catino bianco con decorazione a “boli gialli” (Fig.105 n.54037), da

                   due coppe, una con smalto  turchese e “boli gialli” (Fig.105 n.55042), una

                   con  rappresentazione  di  un’aquila  sul  fondo  (Fig.105  n.54038).  Per  altri

                   manufatti  invetriati,  come  un  catino  con  grande  fiore  a  quattro  petali


                   (Fig.105 n.54039), una fiasca e un piccolo vaso panciuto decorati con mezza

                   tegole  con  incisioni  perpendicolari,  di  epoca  bizantina;  5)  frammenti  di  tegole  foggiate  con  argilla
                   frammista a paglia e frammenti di forme aperte invetriate verdi su entrambi i lati, di epoca medievale; 6) un
                   fondo di ciotola con rivestimento a lustro su entrambi i lati, tipico della Spagna tardomedievale; 7) un orlo
                   di piatto smaltato di bianco su entrambi i lati di fattura seicentesca; D’ANGELO 1997, p. 456.
                          521
                             I reperti sono ancora in corso di studio e una piccola selezione che comprende alcuni dei pezzi
                   meglio conservati è stata esposta nel mese di Agosto 2012 presso il Museo di Gibellina in occasione di

                   alcuni eventi culturali organizzati dalla Fondazione Orestiadi; ARDIZZONE et al. 2012, pp. 42-43.

                                                                                                       165
   160   161   162   163   164   165   166   167   168   169   170