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da una sommaria visone dell’area sembra che possa occupare una superficie
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di circa cinquecento metri quadri .
Oltre a preservare questi potenziali siti medievali il territorio
dell’attuale comune di Salemi, ha restituito sicure tracce di occupazione
risalenti al periodo della dominazione araba presso Monte Polizo, un Monte
quest’ultimo, che ben si adatta alle caratteristiche collinari in cui sorgono
attualmenti alcuni paesei dell’entroterra trapanese. In particolare, presso
Monte Polizo è stato rinvenuto sul fianco occidentale di un’acropoli antica,
nelle zone B e C un piccolo villaggio a pianta regolare che segue talvolta
l'impianto murario precedente, abitato verosimilmente da qualche centinaia
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di abitanti (Fig.108). L’ ambiente Bl/1, incendiato durante il XII secolo,
ha offerto nel riempimento numerose ciotole invetriate sul battuto (Fig.109),
una giara e due chiodi in ferro. È stato ipotizzato per questo ambiente, una
funzione di magazzino o di preparazione degli alimenti. Nel villaggio
islamico di Monte Polizzo la più antica ceramica (due ciotole del tipo
Molinari 1) si datano tra il 950 ed il 1000 (Fig.110). Dalle caratteristiche
dell’insediamento si potrebbe quindi ritenere che i suoi abitanti dovevano
essere di quel genere descritto da ′Ibn Ḥawqal come "midun", ossia
"musulmani imbastarditi" (che non pregano, che non circoncidono i loro
figli, che non pagano tasse e che non fanno il pellegrinaggio alla Mecca) che
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egli incontra quando visita il Val di Mazara nel 973 .
Per quanto riguarda invece il territorio dell’antica città di Segesta, le
ricognizioni archeologiche non hanno potuto determinare la presenza di
fossili guida sicuri per il IX e la prima metà del X secolo. Per cui, spetterà in
532 È opportuno precisare che per l’insedimanto di Mokarta la cui documentazione è di epoca
successiva, possiamo solo ipotizzare una fase di vita relativa all’età musulmana; vd., AMICO 1855-56, II,
pp. 143-144; BARBERI 1879-1888, III, p.364; LIBRINO 1928, p.209, SPATAFORA-MANNINO 1995, p. 14.
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MORRIS-TUSA 2004, pp. 66-68.
534 ′Ibn Ḥawqal, Configuration de la Terre, (ed. KRAMERS-WIET, II, 1964) p. 128.
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