Page 169 - Abitati_città_fortificate_Sicilia_occidentale
P. 169

da una sommaria visone dell’area sembra che possa occupare una superficie

                                                        532
                   di circa cinquecento metri quadri .
                          Oltre  a  preservare  questi  potenziali  siti  medievali  il  territorio

                   dell’attuale  comune  di  Salemi,  ha  restituito  sicure  tracce  di  occupazione

                   risalenti al periodo della dominazione araba presso Monte Polizo, un Monte

                   quest’ultimo,  che  ben  si  adatta  alle  caratteristiche  collinari  in  cui  sorgono

                   attualmenti  alcuni  paesei  dell’entroterra  trapanese.  In  particolare,  presso

                   Monte Polizo è stato rinvenuto sul fianco occidentale di un’acropoli antica,

                   nelle zone B e C un piccolo villaggio a pianta regolare che segue talvolta

                   l'impianto murario precedente, abitato verosimilmente da qualche centinaia

                               533
                   di abitanti  (Fig.108). L’ ambiente Bl/1,  incendiato durante il XII secolo,
                   ha offerto nel riempimento numerose ciotole invetriate sul battuto (Fig.109),

                   una giara e due chiodi in ferro. È stato ipotizzato per questo ambiente, una

                   funzione  di  magazzino  o  di  preparazione  degli  alimenti.  Nel  villaggio

                   islamico  di  Monte  Polizzo  la  più  antica  ceramica  (due  ciotole  del  tipo

                   Molinari  1)  si  datano  tra  il  950  ed  il  1000  (Fig.110).  Dalle  caratteristiche

                   dell’insediamento  si  potrebbe  quindi  ritenere  che  i  suoi  abitanti  dovevano

                   essere  di  quel  genere  descritto  da  ′Ibn  Ḥawqal    come  "midun",  ossia

                   "musulmani  imbastarditi"  (che  non  pregano,  che  non  circoncidono  i  loro

                   figli, che non pagano tasse e che non fanno il pellegrinaggio alla Mecca) che

                                                                             534
                   egli incontra quando visita il Val di Mazara nel 973 .
                          Per quanto riguarda invece il territorio dell’antica città di Segesta, le


                   ricognizioni  archeologiche  non  hanno  potuto  determinare  la  presenza  di
                   fossili guida sicuri per il IX e la prima metà del X secolo. Per cui, spetterà in



                          532   È  opportuno  precisare  che  per    l’insedimanto  di  Mokarta  la  cui  documentazione  è  di epoca

                   successiva, possiamo solo ipotizzare una fase di vita relativa all’età musulmana; vd., AMICO 1855-56, II,
                   pp. 143-144; BARBERI 1879-1888, III, p.364; LIBRINO 1928, p.209,  SPATAFORA-MANNINO 1995, p. 14.
                          533
                             MORRIS-TUSA 2004, pp. 66-68.
                          534  ′Ibn Ḥawqal, Configuration de la Terre, (ed. KRAMERS-WIET, II, 1964) p. 128.


                                                                                                       169
   164   165   166   167   168   169   170   171   172   173   174