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anni fa hanno permessso di contare 50 sepolture in fossa coperte da tegole

                   con paglia, di cui, in qualche caso, è stato possibile osservare la deposizione

                   laterale e l’orientamento del cranio in posizione qibla. Aspettando ulteriori

                   sopralluoghi,  possiamo  ritenere  che  i  villaggi  d’altura  in  questa  parte  di

                   territorio si siano sviluppati già nel X secolo grazie soprattutto alla presenza

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                   di risorse irrigue . Di certo, risulta considerevole, a testimonianza di come
                   l’abitato  cambi  in  base  alla  morfologia  del  territorio,  che  la  presenza  di

                   questi ultimi villaggi d’altura sia contraddistinta rispetto all’area segestana.

                   La rete dei villaggi qui riscontrata infatti, oltre ad essere più fitta, rispetto al

                   compartimento  segestano,  non  dipenderebbe  come  nel  primo  caso,  da  un

                   centro di polarizzazione e si sarebbe auto munita di un piccolo avamposto

                   fortificato. Probabilmente queste differenze insediative furono dettate dalle

                   caratteristiche  morfologiche  di  Monte  Inici  escluso  in  parte  dalla  viabilità

                   principale  impostata  sull’asse  Segesta-Trapani  (l’antica  via  Valeria).  E

                   possibile però che tali villaggi fossero collegati ai commerci attraverso una

                   variante  della  Via  Valeria,  la  Via  Valeria  per  maritima  loca  che

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                   dall’Emporio segestano giungeva fino a San Vito Lo Capo .





                          III.2. Le città portuali in età normanna



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                          Con l’arrivo dei Normanni , la popolazione musulamana della Sicilia
                   occidentale  (come  nel  resto  dell’isola)    abbandonò  progressivamente  i

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                              Per  una  storia  della  distrtibuizione  idrica  in  Sicilia  a  partire  dall’età  normanna  vd.,
                   TRAMONTANA 1998, pp. 157-170.
                          542  UGGERI 1997/98, p.301.
                          543  Mi limito a ricordare soltanto alcuni classici ed alcune pubblicazioni scientifiche da cui si ricava

                   una ampia bibliografia: fra le prime opere si ricordano, AMARI 1868; STARRABBA 1893, pp.30-135; CASPAR
                   1904; CHALANDON  1907;  PERI 1953-56; PONTIERI  1964; TRAMONTANA  1970;  NORWICH 1973; FONSECA
                   1977, pp. 9-26; TRAMONTANA 1977, pp. 157-172; DELOGU 1977, pp. 173-205; VON FALKENAUSEN 1978;

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