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fatta costruire dal Conte Ruggero e documentata dal diploma di fondazione

                   del 1093 rimane ben poco. Dagli studi effettuati, si ritiene che la chiesa sorse

                   con le caratteristiche della prima architettura normanna in Sicilia, sia nella

                   pianta  che  nell’alzato.  In  origine  presentava  una  pianta  a  croce  latina,  tre

                   navate ed un transetto pronunciato con tre absidi orientate a Nord-Est. Il lato

                   sudoccidentale era caratterizzato da due torri aggettanti che chiudevano un

                   nartece  sul  quale  si  stendeva  un  terrazzo  merlato.  Il  coro  rialzato,  al  pari

                   delle  navate,  era  chiuso  invece  da  volte  a  carena  rovesciata  coperte  a

                   cassettoni,  mentre  i  bracci  del  transetto  erano  voltati  a  botte  andando

                                                                                          553
                   ricoprire  un  semicatino  che  chiudeva  l’abside  maggiore   (Fig.116).
                   All’interno di una nicchia, alta m 2,06, larga m 1,18 si preserva ancora oggi

                                                                                         554
                   un  affresco  di  stile  bizantino  raffigurante  il  Pantokrator   (Fig.117a).
                   Secondo  alcuni  studi  effettuati,  l’  ubicazione  del  soggetto  relegato  in  un

                   angolo del transetto si spiegherebbe con l’esistenza di un più antico sacello

                   bizantino,  di  cui  la  nicchia  avrebbe  potuto  essere  l’abside,  in  seguito

                   inglobata  nel  transetto  della  Cattedrale  normanna  perché  contenente

                   un’immagine  venerata  e  cara  ai  fedeli  già  da  tempo   555 .  Di  certo,  l’attuale

                   immagine si sovrappone almeno ad una sottostante raffigurazione pittorica

                   riportante il medesimo soggetto. Il palinsesto pittorico che presenta due o tre




                          553   La  considerevole  lunghezza  del  transetto  (m.  42)  accomuna  questa  cattedrale  a  numerose
                   strutture  coeve  del  settentrione  come  della  Sicilia,  quali  le  cattedrali  di  Troina,  Catania  ed  Agrigento,
                   risalenti  pure  al  periodo  1078-1094,  cui  si  apparenterebbe  per  via  delle  scomparse  torri  poste
                   originariamente ai lati del transetto. Il ritrovamento di alcuni fusti di colonne in granito egiziano, che con

                   tutta probabilità sopportavano con il loro diametro di circa 50 cm e l’altezza di 4 m (compreso il capitello)
                   il peso delle primitive arcate della cattedrale, consente di calcolarne l’altezza originaria che non sarebbe
                   stata superiore ai 10 m. Tale ipotesi conferma lo sviluppo prevalentemente orizzontale della fabbrica; vd.,
                   SCUDERI 1978, pp. 13-14.
                          554  La datazione dell’affresco è ancora in discussione.  L’icona è  genericamente  attribuita ad un
                   periodo compreso fra la fine dell’ XI e gli inizi del XIII secolo; vd., LIMA 2000, pp.12-21; PATERA 1975,
                   pp.395-407; SCUDERI 1978, p.71.
                          555  PATERA 1975, pp.406-407.


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