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Cappella Palatina di Palermo dovrebbero risalire con ogni probabilità alla
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metà del XII secolo .
Oltre a Mazara, anche Trapani e Marsala vivono durante la fase
normanna un rilevante dinamismo commerciale, economico ed in parte,
artistico. Sulla base dei vari studi effettuati, nonché dalle testimonianze
storiche, soprattutto quella dell’anonimo cinquecentesco che si firma come
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Pugnatore , si ritiene che durante la fase arabo-normanna l’abitato di
Trapani era racchiuso dentro un quadrilatero di mura che correvano lungo
l’attuale Corso Garibaldi (lato Nord), e le vie XXX Gennnaio (lato Est) e
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Torre Arsa (lato Ovest) (Fig.127). Il Pugnatore segnala che la cinta delle
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mura aveva un perimetro di circa un miglio ; verso Est, nell’angolo Sud
orientale delle mura stesse presso il sito della successiva torre dei Pali, si
apriva una porta, mentre altre due porte si aprivano nelle mura occidentali.
La prima porta occupava l’area che poi sarà occupata dalla chiesa di
Sant’Agostino, mentre la seconda si trovava nel sito dove si trova oggi la
torre dell’Orologio sotto il vecchio Palazzo Senatorio 581 . L’abitato era
circondato da tutti i lati dal mare, mentre nella parte Est era presente un
canale che la distaccava dalla terraferma. Nel XII secolo Idrisi segnala una
porta presso le mura orientali; identificata con quella che nel basso medioevo
era chiamata Porta Vetus, si apriva a Sud dell’Odierna Prefettura ed era
raggiungibile dall’esterno attraverso un ponte che collegava il sito insulare
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alla terraferma . A Sud si estendeva il porto, mentre ad Ovest della città
murata, si protraeva una stretta e lunga striscia di terra circondata dal mare
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PATERA 1975, pp.395-400.
578 PUGNATORE; sull’autore vd., inoltre COSTANZA 2007, pp. 36-38.
579 DEL BONO-NOBILI 1986, p.13.
580
PUGNATORE, p.32.
581
Ibid., p.34.
582 DEL BONO-NOBILI 1986, p.13
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