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Il porto, che doveva rappresentare il punto terminale di una vasta area
agricola, durante l’età normanno-sveva, (1077-1266) viene investito da un
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vivace dinamismo commerciale . Se ancora Idrisi da un’immagine di una
Tarâbaniś ancora fuori da quella dinamicità mercantile che la caratterizzerà
nei secoli a venire, le successive testimonianze di poco posteriori, sulla fine
del XII secolo, danno un’immagine di un centro in espansione 598 . Il porto,
sito nella parte meridionale dell’insediamento permetteva riparo sicuro alle
imbarcazioni, mentre le pratiche più comuni, la pesca del tonno e del corallo
dovettero contribuire alla crescita del centro che si ritrovava alle spalle di un
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vasto territorio agricolo . Le attività principali legate principalmente alla
pesca del tonno e del corallo, saranno a loro volta descritte anche dal
viaggiatore ebreo-spagnolo Benjamino di Tudela, che visitò la Sicilia
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vent’anni più tardi rispetto ad Idrisi . ′Ibn Ǵiubayr, che si fermò a Trapani
per ben quattro mesi, dal dicembre del 1184 alla fine del marzo del 1185,
annota invece che il traffico mercantile presso il porto di Trapani era intenso,
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COSTANZA 2005, pp.28-30.
598 L’espanzione tra la fine del XII secolo ( periodo in cui ′Ibn Ǵiubayr visitò la città ) e gli inizi
del XIII secolo, potrebbe essere messa in relazione alla politica normanna favorevole alla colonizzazione
latina dei territori; vd., TRAMONTANA 1983, pp.540-542.
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Idrisi, in Blib. ar. sic., I, pp. 79-80: “ Di qui (Marsala) a Tarâbaniś è una giornata cioè ventitré
miglia. Trapani, città delle primitive e antichissimo soggiorno, giace sul mare che la circonda da ogni lato,
non entrandosi (in città) se non che per un ponte, dalla parte di levante. Il porto è sul lato meridionale;
porto tranquillo senza movimento: quivi un gran numero di legni sverna sicuro da tutti i venti, rimanendovi
cheto il mare mentre fuori pervarsono i frutti. In questo porto si prende una quantità strabocchevole di
pesce; vi si tende anco di grandi reti al tonno. Si trae similmente dal mar di Trapani del corallo di prima
qualità. Dinnanzi la porta della città giace una salina. Il distretto è largo e vasto, con terreni generosissimi
(adatti ad ogni maniera di) seminagioni, dai quali si ricava ubertose produzioni e grandi ricchezze. Trapani
racchiude comodi mercati ed (offre) copiosi mezzi di sussistenza ”.
600 ASHTOR 1982, p.33.
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