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                   estere   (Fig.  127).  All’interno  delle  mura,  in  una  zona  non  lontana
                   dell’Arsenale,  luogo  in  cui  venivano  riparate  le  imbarcazioni,  sorsero  i

                   Consolati dei Veneziani, dei Lucchesi, dei Francesi, dei Catalani (presso la

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                   porta  di  Saturno)  e  dei  Pisani.  Altri  consolati  sorsero  fuori  dalle  mura :
                   Queste  nuove  strutture,  furono  possibili  grazie  al  fatto  che  la  parte  Ovest

                   della penisola, fuori dalle mura antiche, si andava interrando, soprattutto per

                   i depositi di alghe lasciati dal mare, e che essa si poteva percorrere mediante

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                   una strada munita di argini . In questa striscia di terra, vi si insediarono il
                   console di Genova, (presso l'odierna chiesa di San Lorenzo); il console dei

                   Fiorentini,  (presso  la  porta  Serisso);  il  console  di  Pisa  ed  il  console  di

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                   Alessandria d'Egitto nell'estrema punta Ovest della penisola . In età sveva
                   l’esodo  dei  Musulmani  verrà  colmato  anche  dall’arrivo  degli  ordini

                   mendicanti:  sempre  ad  Ovest,  dell’antico  tessuto  urbano,  nelle  vicinanze

                   della sede del consolato dei mercanti alessandrini i Francescani costruirono

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                   verso il 1224 il proprio convento  mentre  alla parte di levante, invece, agli
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                   inizi del XIII secolo si insediò un ospizio benedettino .
                          Se per Trapani si dispone  di notevoli studi come quelli del Pugnatore

                   (1591),  o  del  Benigno  (1810),  lo  stesso  non  può  dirsi  per  la  vicina  città

                   portuale  di  Marsala.  Per  quest’ultimo  centro  si  sconoscono  le  fasi  del

                   passaggio  alla  signoria  normanna.  La  prima  attestazione  documentaria  è

                   quella di Idrisi, il quale sottolinea che fu Ruggero il gran conte a restaurare


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                             PUGNATORE, p. 57; La costruzione dei consolati dovette comportare una rilevante committenza.
                   All’interno  dei  consolati  vennero  erette  varie  cappelle  votive.  Fruitori  ed  artefici  dei  fondaci  furono

                   Amalfitani, Catalani, Alessandrini, Genovesi, Pisani, Veneziani, Lucchesi, Francesi e Fiorentini.
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                             PADRE BENIGNO 1812, I, I, p. 51; I, IX, pp. 229-230.
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                             PUGNATORE, pp. 79-80; p. 90.
                          608  Ibid., p. 90.
                          609  Si tratta del Convento di san Francesco che stabiliva il limite occidentale della città. Per una
                   descrizione del convento vd., PADRE BENIGNO 1812, II, XVII, p. 616; DI FERRO 1825, p. 178-179; uleriori
                   notizie si ricavano dal recente studio effettuato dall’Orselli; vd., ORSELLI 2009, p.113.
                          610  PUGNATORE, p. 82; vd. anche ORSELLI 2009, p.113.


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