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                   il ruolo eminentemente militare della cosiddetta “acropoli” della città . Tra
                   la fine del XVII e gli inizi del XVIII sec., il percorso delle mura medievali

                   era  ancora  in  parte  visibile.  Una  fonte  locale  descrive  l’esistenza  di  un

                   fossato  che  correva  verso  Ovest,  la  presenza  dei  muraglioni  orientali  e

                   meridionali  627 .  Alcuni resti delle mura ruggeriane sono stati infine rinvenuti

                                                                           628
                   presso l’area di Vico Infermeria e datati al 1175 . Lo scavo ha permesso
                   inoltre  di  attestare  l’esistenza  di  alcuni  edifici  coevi  addossati  alle  mura

                   stesse.  I quattro lati delle mura erano ornate da porte di accesso. La Porta di

                   Mare  rivolta  verso  Sud;  Porta  Nuova  ad  Ovest,  Porta  Piccola  a  Nord  ed

                                                   629
                   infine Porta Mazara ad Est . Da Porta Mazara a Porta Nuova si apre una
                   via ampia e retta chiamata Cassaro (odierna via XV Maggio) che divideva

                   l’abitato in due parti. Le altre vie scorrono rette ed hanno dimensioni simili

                   mentre  la  strada  che  si  imbocca  entrando  nel  centro  fortificato  da  Sud

                   immetteva nella piazza principale occupata dalla Chiesa Madre dedicata al

                                                                      630
                   tempo di Guglielmo II a San Thomas Becket . Presso le mura medievali di
                   Sud-Est di fronte la fortezza normanna è sita la chiesa di San Matteo ritenuta

                                              631
                   di  antichissime  origini .  In  quest’area,  l’ubicazione  della  chiesa,  che
                   rappresentava il potere religioso, si contrapponeva come di consuetudine alla

                   fortezza, simbolo del potere temporale. Per la posizione topografica, nonché

                   per la sua antica origine, la chiesa di San Matteo potrebbe essere sorta nel

                   medesimo  sito  di  una  antica  chiesa  paleocristiana  e  bizantina.  Questa

                   suggestiva ipotesi avallata dal Caruso che addirittura colloca in questo luogo


                   l’antica  cattedrale  di  Lilibeo  sarebbe  sostenuta  dalla  vicinanza  delle

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                             CARUSO 2003, p.191.
                          627
                             La descrizione si ritrova in un manoscritto conservato nel convento dei Padri Agostiniani Scalzi
                   di Marsala; vd., GENNA 1750, II, p.17.
                          628  Sugli scavi effettuati si rimanda a KENNETH 1989, pp. 613-636.
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                             AMICO 1855-56, II, p. 46.
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                             PIRRI 1733, II, p.883; AMICO 1855-56, II, p. 46.
                          631  AMICO 1855-56, II, p. 47; CARUSO  2003b,  pp. 191.


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