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È  da  ritenere  che  nonostante  fossero  sorti  nuovi  edifici  di  culto

                   cristiani  quali  la  basilica  di  Santa  Maria  della  Grotta  e  la  chiesa  di  San

                   Giovanni  al  Boeo,  entrambe  di  rito  greco-ortodosso,  gran  parte  della

                   popolazione  locale  era  durante  l’età  normanna    in  prevalenza  di  religione

                   islamica  e  gli  scambi  commerciali  erano  principalmente  rivolti  verso  la

                   sponda africana. Il porto di Marsala che in età ruggeriana costituì un punto

                                                                                         645
                   essenziale  per  l’annessione  dell’Africa  al  regno  normanno   continuò  a
                   garantire  una  lunga  frequentazione  da  parte  delle  imbarcazioni  per  il

                   trasporto delle merci tramite anche come nel caso di Trapani, la presenza di

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                   fondachi . In particolare, il rinvenimento presso le acque di Marsala di un
                   relitto ascrivibile all’età normanna ha permesso di accurare che  il porto si

                   inseriva  nel  XII  secolo  in  qualità  di  scalo,  nei  traffici  commerciali  tra  la

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                   sponda africana e l’Italia meridionale . In particolare, sono stati rinvenuti
                   circa  ottanta  brocche,  alcune  ancora  chiuse  da  tappi  di  sughero  ed  oggi

                   conservate presso Baglio Anselmi di Marsala. Le brocche alte circa 40-50

                   centimetri e munite di due anse con fondo stretto e piatto sono state attribuite

                                                                                                      648
                   anche  se  non  con  certezza,  ad  un  centro  di  produzione  del  Maghreb .
                   Stesso tipo di brocche sono state rinvenute nel complesso medievale di Santa

                                                                                                  649
                   Patrizia a Napoli, in uno strato archeologico datato al XII secolo d.C. . Tra
                   gli  oggetti  recuperati  vi  è  anche  un  probabile  imbuto  di  terracotta  che

                   potrebbe  costituire  una  testimonianza  dell'importazione  di  sostanze

                   zuccherine dalla Africa già nel XII sec.






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                             ′Ibn ′al ′Aṯȋr, in Blib. ar. sic., I, pp.456-457: “ L’armata dei Franchi, forte di trecento legni che
                   portavano mille ed un cavalieri, salpò da Marsala…”.
                          646  Si veda AMARI 1868, p.774.
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                             PURPURA 1986, pp. 54- 55; vd. anche PURPURA 1985.
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                             Ibid., p. 51.
                          649  Ibid., p. 55.


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