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(chiari esempi della cultura pittorica bizantineggiante meridionale), sono
state messe a confronto con alcune figure della Cappella Palatina di Palermo
dove si ritrovano gli stessi due soggetti addossati nella parete orientale del
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braccio settentrionale del transetto nonché con il S. Giovanni e la
Madonna con Bambino siti nel recesso a destra dell’abside meridionale della
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cripta di S. Marziano a Siracusa .
Altre due figure di Santi si trovano al margine della Lapidazione di
Santo Stefano (relativa al XVI secolo) raffiguranti rispettivamente un
personaggio maschile con barba scura e forse una Santa, sono stati datati al
XII-XIII secolo, in base al loro stile ritenuto di tipo essenzialmente
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bizantino (Fig.135). Presso l’ambiente ipogeico Nord della navata invece,
si distingue un affresco riportante tre Santi in posizione eretta, frontale
compresi all’interno di un riquadro rettangolare (Fig.136). Il primo Santo a
sinistra che si presenta giovane, con barba e capelli scuri regge un libro con
la mano sinistra, mentre benedice con la destra. In origine, era presente il
nome del Santo oggi purtroppo non più leggebile; si è ipotizzato che il Santo
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ritratto potrebbe essere Luca o Marco . Al centro una figura di santa
solleva la mano destra in un segno di pregheria mentre con la mano sinistra
impugna la croce a doppie braccia; a margine della figura è collocato il nome
che ha consentito di identificarla con Santa Barbara. Un accurato esame in
loco che ha permesso l’individuazione del nome, ha potuto rivelare che il
Santo collocato a destra è San Bartolomeo. Quest’ultimo è raffigurato con un
pallio riccamente ornato con motivi circolari: con la mano destra benedice
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mentre con la sinistra si ritiene tenga la palma del martirio .
640 DEMUS 1949, tav. 21.
641 AGNELLO 1962, pp. 189-194.
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TESTA 2002, p.570.
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Ibid.,
644 SCUDERI 1978, pp.38-39.
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