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III.3. Casali e fortezze dell’entroterra in età normanno-sveva
Uno dei primi abitati minori a comparire nelle attestazionei medievali
dopo secoli di silenzio è il centro di Erice sito a Nord-Est della città di
Trapani. La prima menzione è quella di Idrisi il quale segnala il centro
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d’altura con il toponimo Ğabal Ḥamid, ovvero l’altura di Ḥamid . Di
particolare interesse, oltre alla descrizione della montagna che presenta sulla
sommità terreni pianeggianti adatti alla semina, è la presenza di una fortezza
che però è abbandonata. Difficile quindi resta stabilire se il centro rimase
per molti anni deserto o se all’arrivo dei Normanni fosse presente una
fortificazione facente parte di quel paesaggio fortificato descritto da
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Malaterra all’arrivo dei Normanni . Inoltre, se si accetta l’esistenza di
strutture bizantine come esplicato in precedenza, il sito sulla montagna
potrebbe esser stato soggetto ad una lunga anche se sporadica frequentazione
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presso qualche luogo di culto . Secondo quanto narra la leggenda, i
Musulmani furono cacciati con l’aiuto di San Giuliano, che avrebbe
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scatenato contro gli infedeli una muta di veltri . Aldilà di queste ipotesi,
resta del tutto plausibile il fatto che con l’arrivo dei Normanni, Erice diventa
una fortezza inespugnabile. A questo periodo si fa risalire l’erezione o il
restauro del castello sull’acrocoro del tempio di Venere ericina, tramite
l’utilizzo di materiale antico (Fig. 137). A distanza di poco tempo dalla
descrizione di Idrisi, (verso il 1185) il viaggiatore arabo-spagnolo ′Ibn
Ǵiubayr che visitò di presenza i luoghi del trapanese, sottolinea l’esistenza
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Idrisi, in Blib. ar. sic., I, p.80: “ Da Trapani a Ğabal Ḥamid una decina di miglia. E’ montagna
enorme di superba cima ed alto pinacolo, difendevole per l’erta salita; ma stendesi al sommo un terren
piano da seminare. Abbonda d’acque. Avvi una fortezza che non si custodisce, né alcun vi bada ”.
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MALATERRA III, XI, p.63.
SCUDERI 1968, p. 4; 7; BISI 1969, p.12.
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653 MANNI 1963, pp.80-91.
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