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epoca arabo-normanna, si rinsaldava la parte abitativa del castrum; in questa

                   parte,  si  è  conservato  un  ambiente  voltato  che  in  età  normanna  con  ogni

                   verosimiglianza  doveva  costituire  la  cappella  del  castello.  La  fortezza

                   presenta  un  ampliamento  attribuito  all’età  normanna  caratterizzato  dalla

                   presenza di una torre quadrata (campanile o corpo scala) di cui rimangono le

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                   due  bifore  murate .  Al  secondo  livello  (Fig.  142b)  oltre  al  dongione
                   centrale di origine antica fortemente ridotto nel XIV secolo si preservano sia

                                                                                                   672
                   la  sala  principale  del  mastio  con  un  soffitto  ligneo  d’età  normanna   sia
                   alcune  murature  dell’XI  secolo  della  torre  quadrata  (campanile  o  corpo

                   scala)  di  cui  rimangono  altre  due  bifore  murate.  All’  XI-XII  secolo,

                   risalirebbe anche il completamento dell’area fortificata sulla spianata della

                   rupe. In particolare, al X-XI secolo in contemporaneità alle costruzioni e alle

                   ristrutturazioni della fortezza risalirebbero i lavori di costruzione o restauro

                   della  cinta  muraria  che  correva  lungo  il  perimetro  della  rupe  e  che

                   proteggeva  l’abitato  sito sulla  spianata. La  cinta  muraria  era  caratterizzata

                   rispettivamente da torri angolari di consolidamento: due torri presso il lato

                   Nord; una torre presso l’angolo Sud-Ovest ed una torre  presso il lato Est.

                   Presso l’angolo Sud-Est così come in altri casi, sorse a ridosso delle mura di

                   cinta  una  piccola  chiesa  intra-moenia  la  cui  fondazione  è  stata  attribuita

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                   verosimilmente  al  XII-XIII  secolo .  La  località  verrà  menzionata  in










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                             CESSARI-GIGLIARELLI 2006, p.75.
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                             Ibid., p.77.
                          673  Dalle disposizioni di un certo Lorenzo Scarcella di Castellammare del 12 Ottobre 1585 presso il
                   notaio Raffo di Alcamo, siamo a conoscenza che la piccola chiesa sita nei pressi del castello intitolata alla

                   Madonna del Rosario, portava in origine il titolo di S.Nicolò; sugli atti vd., ROCCA 1885, p. 320 nota 3;
                   presso la facciata è presente ancora oggi un bassorilievo di una croce attribuita  per le sue caratteristiche

                   stilistiche ai cavalieri templari; vd., ROCCA 1889, p.188.

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