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Quasi sullo stesso asse del palazzo, e in corrispondenza dello spigolo
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Sud, fu eretta una chiesa (Fig. 147b) le cui dimensioni sono di m. 11 x 4,8.
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La chiesa, come quella di Caronia , è stata costruita su una cisterna
preesistente coperta da volta (Fig.147a).
La chiesa presenta un’ unica navata ed un abside semicircolare con un
pavimento in terracotta e dei muri originariamente affrescati. La cappella
sembra sia stata costruita il periodo posteriore al palazzo e quindi sembra che
non fosse inclusa nel progetto iniziale. Appoggiata al lato Nord della
cappella, prende spazio una grande scala esterna, costruita su un arco e una
volta, la quale conduceva al piano signorile del palazzo.
In corrispondenza dello spigolo Est del palazzo invece inizia il muro di
cinta. A ridosso del muro di cinta, vi è un ambiente pressoché rettangolare e
in parte non scavato. Il muro di cinta piega poi verso Sud dove è stato
rinvenuto attaccato al muraglione, un altro edificio rettangolare costruito
sopra una seconda cisterna. Allo stato attuale, si sconosce la funzione di
questo ambiente (Fig.148).
Per quanto riguarda le caratteristiche degli apparati murali rinvenuti, si
deve distinguere tra quelli che caratterizzano gli ambienti e la fortificazione
dell’ḥiṣn musulmano da quelli, invece, del periodo normanno. Le murature
che costituiscono gli ambienti 3 e 4 relativi alla tavola XIII, di epoca
musulmana, e il lacerto di cinta muraria che li unisce, sono realizzati con
rettangolare allungata (21,80 X 9,35) ed è suddiviso in due piani. Il piano terreno, adibito ai locali di
servizio, è anch’esso tripartito. Altra analogia è la presenza di nicchie sulle pareti di fondo; vd., MAURICI
1992, p. 170.
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Nel 1144 Ruggero II confermò al monastero di S. Maria in Valle Josafat la concessione della
chiesa di S. Maria di Calathamet, cum villanis, terris et possessionibus suis, fattole da Reinaud de Thiron,
signore feudale di Calathamet; cfr. BATTAGLIA 1896, I diplomi inediti, p. 5, doc. I.
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Anche la chiesa di Caronia suddivisa in tre navate è stata edificata sopra una cisterna, mentre la
chiesa a navata unica e abside accentuata di Calathamet ricorda le cappelle dei castelli normanni come
quella di Castellaccio di Monreale; vd., PESEZ 1995, p.188.
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