Page 213 - Abitati_città_fortificate_Sicilia_occidentale
P. 213
L’abitato fortificato che durante l’età normanno-sveva occupava una
superfice di circa 5.250 metri quadrati, sorgeva sopra un rilievo roccioso
posto a 150 metri di altezza dal livello marino.
Si accedeva alla cittadella fortificata attraverso un ingresso
monumentale raggiungibile attraverso una scalinata a due rampe. L’ingresso
monumentale, costituito da una cortina muraria che collegava due torri
munite di feritoie fu costruito a più riprese tra l’XI ed il XII secolo
(Fig.150a). Attraverso un ampio portale sito al centro della fronte muraria si
passava alla prima corte di forma quasi regolare (26x20). Su questo primo
cortile si presentava la facciata occidentale della residenza castrale con due
torri muniti di feritorie edificata direttamente sul banco roccioso. Presso il
lato orientale di questa prima corte, un portale centrale immetteva al secondo
recinto murario. La seconda corte che presentava una forma allungata di
circa 20 x 100 metri era delineata a Nord, dalle pareti rocciose sopra le quali
è stata costruita la residenza castrale, a Sud, da un corpo di fabbrica estraneo
all’impianto originario ed infine ad Est, da un muro perimetrale (Fig.150b).
Dal secondo recinto murario che saliva lungo un pendio ripido si
raggiungeva una terza area fortificata che chiudeva la zona più elevata
dell’altura. Una torre oblunga (datata all’XI secolo) sita nell’estremità
orientale dell’area era messa in comunicazione al nucleo principale del
castello tramite un camminamento fra muri (anch’esso dell’XI secolo) che
correva lungo il lato Nord dell’altura. La residenza in età normanno-sveva
era costituita dal donjon. Di pianta quadrata, quest’ultima struttura misura 7
x 7 metri ed è facilmente distinguibile per via dello spessore dei suoi muri
perimetrali (da 1,30 a 2,30 metri). Al piano superiore, riadattamenti moderni
hanno modificato probabilmente in finestra una feritoia che permetteva di
controllare l’intero circuito murario Nord fino a raggiungere la torre oblunga
sita ad Est. Il dongione, realizzato anch’esso con pietre calcaree legate con
malta di calce, venne rinforzato agli angoli con conci squadrati di calcarinite
213