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L’abitato  fortificato  che  durante  l’età  normanno-sveva  occupava  una

                   superfice  di  circa  5.250  metri  quadrati,  sorgeva  sopra  un  rilievo  roccioso

                   posto a 150 metri di altezza dal livello marino.

                         Si  accedeva  alla  cittadella  fortificata  attraverso  un  ingresso

                   monumentale raggiungibile attraverso una scalinata a due rampe. L’ingresso

                   monumentale,  costituito  da  una  cortina  muraria  che  collegava  due  torri

                   munite  di  feritoie  fu  costruito  a  più  riprese  tra  l’XI  ed  il  XII  secolo

                   (Fig.150a). Attraverso un ampio portale sito al centro della fronte muraria si

                   passava alla prima corte di forma quasi regolare (26x20). Su questo primo

                   cortile si presentava la facciata occidentale della residenza castrale con due

                   torri muniti di feritorie edificata direttamente sul banco roccioso. Presso il

                   lato orientale di questa prima corte, un portale centrale immetteva al secondo

                   recinto  murario.  La  seconda  corte  che  presentava  una  forma  allungata  di

                   circa 20 x 100 metri era delineata a Nord, dalle pareti rocciose sopra le quali

                   è stata costruita la residenza castrale, a Sud, da un corpo di fabbrica estraneo

                   all’impianto originario ed infine ad Est, da un muro perimetrale (Fig.150b).

                         Dal  secondo  recinto  murario  che  saliva  lungo  un  pendio  ripido  si

                   raggiungeva  una  terza  area  fortificata  che  chiudeva  la  zona  più  elevata

                   dell’altura.  Una  torre  oblunga  (datata  all’XI  secolo)  sita  nell’estremità

                   orientale  dell’area  era  messa  in  comunicazione  al  nucleo  principale  del

                   castello tramite un camminamento fra muri (anch’esso dell’XI secolo) che

                   correva lungo il lato Nord dell’altura. La residenza  in età normanno-sveva


                   era costituita dal  donjon. Di pianta quadrata, quest’ultima struttura misura 7
                   x 7 metri ed è facilmente distinguibile per via dello spessore dei suoi muri


                   perimetrali (da 1,30 a 2,30 metri). Al piano superiore, riadattamenti moderni
                   hanno  modificato  probabilmente  in  finestra  una  feritoia  che  permetteva  di


                   controllare l’intero circuito murario Nord fino a raggiungere la torre oblunga
                   sita ad Est. Il dongione, realizzato anch’esso con pietre calcaree legate con


                   malta di calce, venne rinforzato agli angoli con conci squadrati di calcarinite
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