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Nel territorio alcamese in età normanna si sviluppò un altro centro di

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               altura,  attestato  dalle  fonti  con  il  toponimo  Bonifatum   (Fig.152).  Il
               toponimo  compare  per  la  prima  volta  nelle  donazioni  della  chiesa  di

               Monreale del 1182, in cui fra le concessioni fatte alla chiesa vi era una  “

               divisa  terrarum  duane  que  sunt  in  partibus  benefati,  et  sunt  in  manibus

                                      713
               hominum Benefati” . Verso il 1228 l’abitato è attestato come città interna
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               della Sicilia da Yaqūt . Si ritiene che in seguito, durante il periodo svevo,
               la popolazione  musulmana  ribelle si  arroccò presso l’altura  di  Bonifato  in

               quanto le fonti attestano che nel 1243 Federico II obbligò i ribelli musulmani

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               a  trasferirsi  da  Bonifatum  ad  Alcamo .    Dal  XIII  secolo    l’  abitato  sarà
               definitivamente  abbandonato:    da  un  documento  dell’archivio  di  Palermo

               sappiamo  che  nel  1291  verrà  concesso  al  giudice  Nicola  Frumentino

               cittadino  di  Palermo  un  casale  disabitato  della  chiesa  di  Monreale  detto

                                                                                                716
               Bonifatum, per l’annua prestazione di tre onze d’oro ponderis generalis .
                      Le  indagini  archeologiche  hanno  confermato  la  veridicità  dei

               documenti. Si  ritiene  che  a partire  dal periodo  della dominazione  araba si


                      712  AMICO 1855-56, I, pp. 152-153; BARBERI, III, pp. 390-391; Bibliografia Topografica, IX, pp.
               277-279; CARACAUSI 1983, I, p. 175; Castelli medievali 2001, p. 420; FILIPPI 1996; REGINA 1972; 1980;
               1986.
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                         Nel “Rollo” di concessione terriera della nascente chiesa di Monreale del 1182, i confini della
               Divisa sono così descritti: “incipit a fine cursus fontis hayse ubi est via que ducit a Kalatrasi ad Kalatafimi
               et  ascendit  per  rivum  usque  ad  partem  benefati  quousque  pervenit  ad  viam  que  ducit  ad  karinum  et
               partenicum, que secat musticellam; redit occidentaliter cum via predicta per viam viam usque dum pervenit
               ad  via  que  ducit  a  kalatrasi  ad  kalatafimum,  vadit  orientaliter  per  viam  viam  usque  ad  cursum  fontis
               hayse…” ; vd., CUSA 1868-1882,  I, p. 187.
                      714  Yaqūt, in Blib. ar. sic., I, p.185: “ Bȗnifaṭ città nell’interno dell’isola di Sicilia ”.

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                         FILANGERI 1971, p.8.
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                          ARCHIVIO  STORICO  DELL’ARCIVESCOVADO  DI  MONREALE,  carte  sciolte  fasc.  600,  25  aprile
               1291:  “  In  nomine  Domini  Amen.  Anno  eiusdem  nativitate  millesimo  duecentesimo  nonagesimo  primo
               mense aprili sigesimo quinto eiusdem quartae indictionis Regnante serenissimo Domino nostro Jacobo dei
               gratia inclito Rege Siciliae, Ducatus Apuliae et Principatus Capuae. Feliciter regni sui anno sexto fel.-
               amen…casale  unum  quod  dicitur  Bonifatum  prope  Alcamum  cum  omnibus  iuribus  rationibus  et

               pertinentis…”; il documento è riportato in  GARUFI 1902, p. 62 e p. 66.

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