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area fortificata, sottostava durante questa prima fase, un altro recinto murario
delimitato in direzione Est dal perimetro del castello e lungo i lati Sud ed
Ovest direttamente dai fianchi del pianoro. Tutte queste strutture, riferite alla
prima fase, si adattavano all’orografia ed erano caratterizzate da dimensioni
modeste (62-68 cm). Le murature di natura calcarea che venivano rinzeppate
con pietre costituite da pietrame locale sbozzato erano legate infine tramite
l’impiego di una malta aerea bianchissima.
Con la seconda fase, attribuita al XII secolo, (piena età normanna)
vennero costruiti un antemurale e la torre Nord (barbacane) decisamente più
avanzata rispetto alla cortina muraria cui era collegata. A partire da questo
periodo, contemporaneo alla descrizione di Idrisi, evidentemente il
complesso assunse le sue massime dimensioni, anche se l’ingresso
monumentale verrà infine ultimato nel corso del XII secolo con il
completamento della seconda torre di fiancheggiamento Sud. È piuttosto
evidente, quindi, che l’ingresso, costruito a più riprese su antiche strutture a
carattere militare, venne adeguato durante l’età di Ruggero II alle nuove
esigenze della poliorcetica, infatti, la stessa cortina muraria che collega le
due torri, venne costruita a sua volta su un muro preesistente. In conclusione,
queste costruzioni servivano per ammodernare e migliorare le difese
dell’abitato. In particolare, in questo modo vennero realizzati tre sbarramenti
difensivi in prossimità dei salti di quota della roccia sottostante.
Infine con la terza fase, che comincia con il XIII secolo, venne
probabilmente ultimata la torre Sud e ristrutturato il muro Sud della prima
corte già edificata nel XII secolo. A questo periodo, risale la costruzione
della Torre mastra sulla rocca elevata (la cosiddetta Cuba delle rose) o
711
donjon .
711 Per le schede USM e la datazione si rimanda a DI LIBERTO 2004, pp.319-350.
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