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calcare  locale  di  spessore  oscillante  tra  i  75  e  gli  85  cm,  sono  edificati

                   direttamente  sulla  roccia,  anche  se,  in  alcuni  tratti,  poggiano  su  strati  di

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                   livellamento  del  terreno .  Le  pietre  che  compongono  i  paramenti  murari
                   sono  sempre  abbastanza  ben  squadrate  con  uno  strumento,  forse  una

                   mazzetta o un picconcello, che non ha lasciato segni di lavorazione evidenti,

                   mentre la superficie a vista non è mai ulteriormente rifinita. La posa in opera

                   è  piuttosto  regolare,  i  filari  tendono  ad  essere  orizzontali  ed  il  loro

                   allineamento  è  frequentemente  ottenuto  tramite  l’inserimento  di  piccole

                   zeppe in pietra. Il legante utilizzato è sempre la malta.

                         Per quel che riguarda invece gli edifici risalenti al periodo normanno, le

                   murature sono costruite con pietre in calcare squadrate e disposte secondo

                   una  regolare  posa  in  opera.  L’allineamento  dei  filari  è  anche  qui  ottenuto

                   grazie all’inserimento di piccole zeppe in pietra. Il legante usato è una malta

                   di calce di discreta qualità. Questa serie di elementi, uniti a quelli deducibili

                   dalle caratteristiche architettoniche di queste strutture, portano ad ipotizzare

                   la presenza su questo cantiere di un gruppo di maestranze specializzate. Il

                   loro lavoro è deducibile dalla qualità delle strutture edificate, dall’uniformità

                   delle  caratteristiche  che  rimandano  all’operato  di  un  gruppo  omogeneo  e

                   dalla  contemporaneità  di  questo  lavoro.  Una  notevole  perizia  era  inoltre

                   necessaria per costruire gli ambienti voltati a botte.

                         Traendo  delle  considerazioni  conclusive,  si  può  affermare  che,  per

                   quanto  riguarda  gli  edifici  di  epoca  islamica,  compresi  quelli  a  Nord  del


                   castello  che  costituivano  il  villaggio,  spesso  il  costruttore  era  anche  il
                   fruitore ed il committente dell’opera e questa “semplicità” di azioni si adatta


                   bene al quadro di una comunità contadino-pastorale, con una debole struttura
                   signorile. Probabilmente quindi i costruttori erano diversi per ogni singolo


                   edificio,  ma  ciononostante  si  rapportavano  sempre  allo  stesso  archetipo


                          693  PESEZ 1986, pp.1181-1186; PESEZ 1985, pp.888-892.


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