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l’altra metà da un suolo in terra battuta. L’ingresso era sul lato Est mentre
probabilmente altri due erano presenti nei lati Nord ed Ovest. Viste le
dimensioni della costruzione, si può ipotizzare che si tratti di una moschea
per la preghiera comunitaria del venerdì, dei maschi adulti del villaggio e
forse anche della popolazione dei paesi limitrofi. La moschea venne distrutta
agli inizi del XIII secolo in seguito all’arrivo di un signore cristiano che vi
costruì nelle vicinanze un castello e la chiesa, è probabile quindi che
l’edificio sia divenuto incompatibile con il determinarsi dell’area cristiana
che sorse a sua volta su alcuni ambienti attribuibili alla fase islamica del XII
789
secolo .
Ad Ovest dell’area del castello, lungo la strada che porta al teatro, si
possono osservare i ruderi di due chiese, sovrapposte l’una sull’altra
(Fig.165). Il complesso delle due chiese sorse su un complesso relativo alla
790
fase islamica di Calatabarbaro . La chiesa più antica (fine XII - inizi XIII
sec.) era coeva al castello e misurava circa m. 18 x 10,3 per un totale di 185
mq. Aveva una pianta basilicale a tre navate, terminate da absidi rivolte
verso Est con la facciata ad Ovest; le murature erano realizzate con doppio
paramento di conci di calcare squadrati sommariamente e uniti da legante a
base di terra di argilla. Davanti alla chiesa vi era un piccolo cimitero
cristiano. Finora sono stati trovate 31 tombe, poco profonde, scavate nel
terreno, rivestite e coperte con lastre di calcare, con sepolture multiple di 55
791
individui in posizione supina . Il cimitero si sovrappone a possibili
abitazioni musulmane, che, a loro volta, occupano una zona dove sono
riconoscibili gli ambienti di un edificio di età ellenistico-romana. Questo
789 MOLINARI 1998a, pp.278-179.
790
Diverse tombe cristiane occuparono l’ambiente ad Ovest delle chiese; vd., MOLINARI 2000,
p.184.
791 MOLINARI 1997, pp.99-101.
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