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edificio possedeva un pavimento musivo riadoperato per entrambe le chiese.

               Di questa chiesa, rimangono solo le fondamenta e tratti di muri perimetrali.

                      Oltre  a  Calatabarbaro,  anche  l’abitato  di  Salemi  si  sviluppò  in  età

                                                                           792
               medievale  nel  medesimo  sito  di  un  antico  abitato   (Fig.170).  Presso  la
               sommità della collina, il castello tutt’oggi costituisce il margine superiore di

               un impianto del tipo a strigas di età ellenistica, con strade ortogonali. Nel

               1154  Idrisi  segnala  in  quest’ultima  località  la  presenza  di  un  casale

                                                                            793
               sovrastato  da  un  fortilizio  sito  in  ottima  posizione .  Il  toponimo  arabo
               dell’antico casale, Άṣ- Ṣanam «idolo o pilastro», potrebbe indicare fra l’altro

                                                                           794
               la  presenza  nella  zona  di  antichi  culti  preesistenti .  Gli  ultimi  lavori  di
               restauro  effettuati  presso  il  castello  hanno  permesso  una  rilettura  delle

                                      795
               strutture  medievali   (Figg.171-172).  L’edificio  presenta  una  corte
               rettangolare cinta da muri sui lati Nord-Ovest, Nord-Est e Sud-Ovest mentre

               presso il lato Sud-Est presenta un edificio abitativo in origine rettangolare e

               tripartito in seguito; il fortilizio presenta tre torri angolari, una tonda e due

               quadre  mentre  una  quarta  all’origine  era  sita  nell’angolo  Nord.  Presso

               l’angolo  fra  la  torre  quadra  maggiore  ed  il  muro  esterno  Sud-Est  è  stato

               individuato  un  tessuto  murario  con  tecniche  edilizie  che  rimandano

               all’architettura di età normanna o islamica anche se tutt’oggi non si esclude

                                                   796
               una sua origine in età bizantina .  E’ stato ipotizzato in base alla presenza
               di  alcune  di  alcune  parti  strutturali  (fondazioni    presso  la  torre  Sud-Est)


                      792
                         CLUVERIO 1619, p. 388; GRÉGOIRE 1932-33, p.83 e p.97; sulle ricerche archeologiche effettuate
               nel territorio, vd., KOLB-VECCHIO 2003, pp. 839-844.
                      793   Idrisi,  in  Blib.  ar.  sic.,  I,  p.  90:  “  Salemi,  grosso  casale,  ha  grande  popolazione;  gli  sta  a

               cavaliere  un  castello  e  fortalizio  eccelso  per  sito.  Veggonsi  qui  de’  filari  d’alberi,  de’  giardini  fitti  di
               piante; acque che sgorgano e ricchezza agraria d’ogni intorno”.
                      794  Ibid.,: “ Da questo medesimo casale, per ponente, ad Άṣ- Ṣanam «idolo o pilastro» nove miglia
               arabiche”.
                      795
                          Sul  castello  vd.,  AGNELLO  1961,  pp.167-218;  CAMMARATA  1993;  CARUSO  1998;  MAURICI
               1992, p.361;  Castelli medievali 2001, pp. 439-443.
                      796  Castelli medievali 2001, p. 441.


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