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               Göttingen in Germania . La Biblioteca contiene un totale di 103 testi arabi
               di storici e geografi arabi, che riportano notizie dal VII al XIII secolo. Fra i

               testi dei cronisti riportati dall’autore, rilevanti per la conoscenza del periodo

               bizantino  in  Sicilia  occidentale  nonché  nell’isola  in  generale,  sono  le

                                                                                  82
               informazioni riportate dal Kâmil ′at-tawârȋḫ di ′Ibn ′al-Aṯîr .
                      A partire dall’età musulmana, ed in particolare per il X secolo, un dato

               fondamentale,  è  costituito  invece  dalla  una  lista  delle  città  fortificate

                                                                                         83
               (mudūn) riportata nel Kitâb ′aḥsan ′at taqâsȋm di ′Al-Muqaddasî  oltre che
                                                                                                    84
               da  alcune  informazioni  di  primissimo  ordine  riportate  da  ′Ibn  Ḫaldȗn ,
               nonché  da  varie  descrizioni  paesaggistiche  curate  nel  Nihâyat  ′al  ′arib  da

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               ′An-Nuwayrȋ . Un’altra fonte rilevante, per il periodo islamico, è costituita
               infine, dalle dettagliate descrizioni  del viaggiatore iracheno Ibn Ḥawqal che

                                                   86
               visitò l’isola negli anni 972/973 .
                     A partire dall’epoca normanna, uno dei principali documenti presi in

               considerazione, è stato il Diploma di fondazione del vescovado di Mazara

               concesso da Ruggero il Gran Conte nel 1093. Si tratta di un documento nel

               quale  si  definisce  il  vasto  territorio  della  nascente  diocesi.  Reso  noto  già

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               nella metà del XVII secolo  il diploma ci è giunto attraverso la trascrizione

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                         Bibl. ar. sic., (a cura di M.AMARI),  2 voll., Torino 1880-81.
                      82  ′Ibn ′al-Aṯîr, in Blib. ar. sic., I, pp. 353-507.
                      83  ′Al-Muqaddasî in Blib. ar. sic., II, pp.668-670.
                      84
                         ′Ibn Ḫaldȗn, in Blib. ar. sic., II, p.189.
                      85  ′An-Nuwayrȋ , in Blib. ar. sic., II, , p. 142.
                      86   L’opera  geografica  di  Ibn  Ḥawqal  esiste  in  tre  versioni.  La  Versione  I,  la  più  completa,  è  il

               manoscritto di Istanbul sul quale Kramers ha basato la sua edizione del 1938-39 dal titolo Kitāb Ṣūrat al-
               ard. La Versione II, è quella dei manoscritti di Leiden e di Oxford, sui quali De Goeje ha basato la sua
               edizione del 1873 dal titolo Kitāb al-Māsalik wa-l-Mamālik; La Versione III è un compendio delle versioni
               I e II, fatto nel XII secolo; Ibn Ḥawqal, Kitāb al-Māsalik wa-l-Mamālik, a cura di M.J. DE GOEJE, Leiden
               1873  (Bibliotheca  geographorum  arabicorum,  2),  pp.82-87;  Ibn  Ḥawqal,  Kitāb  Ṣūrat  al-ard.,  ed.  J.H.
               KRAMERS,  II,  Leiden  1938-39  (Bibliotheca  geographorum  arabicorum,  2a  ser.,2),  I,  pp.118-131;  Ibn
               Ḥawqal, Configuration de la Terre, (ed. KRAMERS-WIET, PARIS-BEYROUTH, I, 1964), pp. 117-130.
                      87  PIRRI 1732 , pp. 842-843.


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