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Una nuova fonte per la geografia ed il territorio della Sicilia occidentale

               relativa all’XI secolo, è costituita, in questo volume, dal kitāb Ǵarā’ib al-

               funūn wa-mulaḥ al-‘uyūn, cioè il libro delle curiosità delle scienze e delle

               meraviglie per gli occhi, un anonimo trattato di cosmografia che, datato dal

               Johns  al  1050  presenta  un’interessantissima  mappa  della  Sicilia  (Fig.15),

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               della sua capitale e degli abitati principali .
                     Alla  metà  del  XII  secolo  risale invece la  principale  descrizione della

               Sicilia  occidentale  e  senza  alcun  dubbio,  la  fonte  più  conosciuta  negli

               ambienti  eruditi  europei,  ovvero  il  “Libro  del  re  Ruggero”  del  geografo

               arabo  Idrisi,  il  quale,  su  ordine  dello  re  stesso,  (la  cui  dinastia  in  Sicilia

               occidentale  si  sostituì  a  quella  degli  Arabi  già  dal  1077)  realizzò  una

               ragguardevole  carta  descrittiva  dei  territori  del  nuovo  Regno  normanno

               (Fig.16),  recandosi  fra  l’altro,  in  prima  persona,  presso  le  comunità

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               dell’epoca .
                      Oltre ad Idrisi, una descrizione che rileva aspetti del paesaggio nonché

               della  vita  quotidiana  dei  territori  occidentali  della  Sicilia,  si  ritrova  nel

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               Rahlat  ′al  Kinânȋ  del  viaggiatore e poeta arabo-andaluso  ′Ibn  Ǵubayr .  Il
               poeta  racconta  particolari  rilevanti  (quali  l’esistenza  di  moschee,  mercati








                      92  Il manoscritto arabo è stato acquistato nel 2002 dal Dipartimento di Collezioni Orientali della

               Biblioteca dell’Università di Oxford;  composto da un solo volume di quarantotto fogli è diviso in due libri.
               Il primo libro, di dieci capitoli, si occupa del cielo mentre il secondo libro, di venticinque capitoli, tratta
               della Terra. La Sicilia compare rispettivamente  nei capitoli X, XII e XIII del secondo libro del trattato.
               L’autore, (che attinge per alcune parti descrittive dal testo di Ibn Hawqal), elenca per l’isola di Sicilia, la

               presenza complessiva di quindici fortezze; infine, viene presentata una  lista dei toponimi della Mappa della
               Sicilia. Per la provincia di Trapani i toponimi certi sono Capo S. Vito; Trapani e Mazara; vd., JOHNS 2004,
               pp. 409-449.
                      93  IDRISI, in Blib. ar. sic., I, pp.31-133; vd. anche IDRISI, Il libro di Ruggero, (ed. U. RIZZITANO
               2008).
                      94  ′Ibn Ǵubayr, in Blib. ar. sic., I, pp. 137-180.


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