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e le Rationes Decimarum Italiae, Sicilia; quest’ultime sono una raccolta
delle decime della Sicilia tratte tutte dalle collettorie dell’Archivio Vaticano
in cui i castelli e i borgi fortificati prendono le menzioni di terram o a volte
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terra et castrum . Molto idonei, infine, per la conoscenza dell’abitato
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medievale, sono alcune notizie riportate negli Acta Curie e nel Codice
diplomatico di Federico III d’Aragona (1355-1377) edito a Palermo nel
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1886 .
Per ultimo, oltre alle fonti ed ai principali documenti sopraelencati, è
stato esaminato un Diploma di Grazie e Privilegi municipali relativi ai
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territori presso Segesta . Si tratta di un diploma redatto in idioma volgare
siciliano riportante una serie di concessioni di tipo economico e civico. In
particolare, nelle concessioni di tipo economico, compare un elenco di 27
mandre, concesse ai boni homines o burgenses, che corrispondono agli
odierni " feudi ". Il dato più rilevante, (così come per alcuni documenti
successivi alla dominazione normanna) è che il diploma contiene numerosi
toponimi di chiara origine araba che indicano alcune contrade come ad
esempio, il toponimo favarotti da fawwarah, ovvero sorgente d’acqua o
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torrente . Di notevole interesse è anche il toponimo di chanissellj che
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proviene dal termine arabo Kanisah , che può significare ecclesia o tempio.
Il documento dimostra, quindi, che la conoscenza di documenti posteriori ai
periodi trattati possano costituire un’importante campo su cui poter indagere
in futuro per poter rilevare o apportare alcune considerazioni
sull’insediamento medievale della Sicilia occidentale.
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Rationes Decimarum Italiae, Sicilia, (ed.SELLA 1944), p.119 nr.1559.
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Acta Curie Felicis Urbis Panormi, 6, Registri di lettere (1321-1322 e 1335-1336), (ed. L.
SCIASCIA 1987), 6, p.189.
110 Codice diplomatico di Federico III d’Aragona (1355-1377) in COSENTINO, 1886.
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Il documento è stato edito in GUARNIERI 1889, pp.1-24; BONAIUTO 1961b, pp.7-24.
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CARACAUSI 1983, p.224.
113 Idid., pp.185-187.
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