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probabilmente dalla produzione del latifondo e dai commerci locali
(Fig.12).
Noto problematico, per il territorio esaminato, è stabilire con certezza
il periodo in cui la popolazione degli insediamenti sparsi occupa le alture per
difendersi dalle ricorrenti scorrerie musulmane. La minaccia dell’invasione
araba, il rinnovarsi delle scorrerie che dovettero coinvolgere anche le località
aperte e prive di difesa, centri di produzione agricola e degli alimenti,
dovettero causare probabilmente fra i bizantini la necessità di apprestare
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luoghi di rifugio . Secondo il cronista arabo ′Ibn ′al-Aṯîr “i Bizantini
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ristorarono ogni luogo dell’isola e munirono i castelli e i fortilizi” . Lo
stesso scenario è descritto anche dal cronista ′An Nuwayri, il quale ci
informa che all’inizio delle scorrerie dei musulmani in Sicilia, i cristiani
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edificarono numerosi fortilizi e castelli . Sebbene le cronache arabe
evidenziano un ritorno alle alture, (riscontrato in molti luoghi dell’Est
isolano), bisogna ribadire che i più antichi materiali recuperati dalle
ricognizioni di superficie presso le alture dell’entroterra del trapanese
risalgano al X secolo, per cui, soltanto scavi archeologici presso le colline
degli odierni paesi dell’entroterra potranno chiarire in futuro se nel territorio
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Lungo le direttrici delle strade consolari alcune statio, importanti luoghi di scambio, vennero
sempre più abitate a discapito di alcuni centri antichi di altura ormai lontani dalle strade lungo la costa o fra
i centri principali; questo spostamento fu dovuto probabilmente all’economia e allo scambio dei prodotti
agricoli; sul sistema stradale in età tardo antica vd. UGGERI 2008, pp.63-96.
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AMARI 1854, I, p. 175; FASOLI 1959, pp. 379-395.
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′Ibn ′al-Aṯîr, in Blib. ar. sic., I, p.363.
129 ′An Nuwayri, in Blib. ar. sic., II, p.113: “Indi portò la guerra in Sicilia Abd ‘ar Rahman ‘ibn
Habib, l’anno centotrenta : e fu vittorioso; ma poscia, impigliati i prefetti dell’ Affrica nella guerra interna,
il popolo di Sicilia visse sicuro (dalle loro scorrerie). Il paese fu restaurato d’ogni parte dai Rȗm, i quali vi
edificarono fortalizi e castella, né lasciaron monte che v’ergessero una rocca”. Anno 130; (11 settembre
747-30 agosto748).
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