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Schmiedt.  L’analisi  dimensionale  della  ripartizione  urbana  sembra

               facilmente leggibile nelle piante degli isolati a Sud del Cassaro e nel centro

               storico.  Schmiedt  definì  quindi  una  griglia  formata  da  sei  decumani  in

               direzione NO-SE e da ventuno cardini posti in direzione NE-SO, indicando

               con il decumano massimo il Cassaro e con il cardine massimo l’attuale via

               del Fante. La squadra di tecnici urbanisti progettò per Lilibeo un rettangolo

               regolare circa settanta metri in avanti rispetto all’attuale linea di costa.

                      La Villa romana è il complesso edilizio più rilevante tra i ritrovamenti

               archeologici di Lilibeo. Si estende per tre  insulae ed è costeggiata da due

               strade  lastricate  in  pietra  bianca  di  Trapani.  La  costruzione  era  fornita  di

               ambienti  spaziosi,  impreziositi  da  mosaici  e  complessi  termali  che

                                                                            142
               circondavano un ampio atrio tetrastilo ed un peristilio  (Figg. 18 e 20).
                      Nonostante nel corso del tempo si siano effettuati vari studi, ancora

               oggi, risultano irrisolte o del tutto poco chiare, le modalità di trasformazione

               della città durante l’età tardo-romana e bizantina. Dalle ultime ricerche sul

               campo, possiamo ritenere che la città a partire dal tardo-antico fu soggetta ad

               una  serie  di  trasformazioni  strutturali  urbanistici  che  portarono  ad  un

               sostanziale  cambiamento  dell’area  urbana.  Le  indagini  archeologiche

               condotte  dalla  Soprintendenza  dei  Beni  Culturali  di  Trapani  nell’ultimo

               trentennio  presso  l’attuale  città  di  Marsala,  ancora  non  del  tutto

               soddisfacenti, ci  permettono, almeno  in  parte, di  dettare  alcune  importanti

               considerazioni.

                                                                                  143
                      In età tardo imperiale, l’antico municipium augusteo  fu trasformato
               in  colonia  assumendo  il  nome  di  Helvia  Augusta  Lilybitanorum,  come


               testimonia l’iscrizione  con  dedica  della  città  all’imperatore Caracalla     144 . A
               partire dal III secolo d.C., Lilybeo, così come in epoca imperiale, attraversa


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                         CARUSO 2003a, pp.153-164;  GIGLIO 2001, pp. 74-80.
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                         CIL X 2, 7223.
                      144  CIL X 2, 7205; 7222;7236;7239.


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