Page 46 - Abitati_città_fortificate_Sicilia_occidentale
P. 46

preso  da  noi  in  considerazione,  vi  fu  un  ripopolamento  delle  alture  in

                                                                                    130
               concomitanza a quei processi di “militarizzazione” dell’isola .
                      A partire dall’827, nella provincia di Trapani,  si assiste invece ad una

               serie  di  trasformazioni  sociali  e  culturali:  Mazara  diventerà  il  centro

               principale  del  territorio  a  sfavore  di  Marsala  e  della  vicina  Trapani  che

               assieme  ad  altri  piccoli  centri  situati  sulla  costa  Nord,  quali  San  Vito  e

                                                                                           131
               Scopello continueranno a svolgere la funzione di scali commerciali .
                      Durante la dominazione musulmana, come risaputo, viene stravolta la

               toponomastica dei luoghi: sia molti casali che varie rocche incrementati da

               borghi  fortificati  (riscontrati  nella  successiva  documentazione  di  epoca

               normanno-sveva),  sono  stati  attribuiti  genericamente  al  periodo  arabo-

               normanno,  per  cui,  si  è  tentata  una  suddivisione  degli  stessi,  in  base  alle

               ceramiche  «guida»  rinvenute,  rappresentate  allo  stato  attuale  delle




                      130  È opportuno ricordare che fra il 692 e il 695 era stato istituzionalizzato il Thema di Sicilia. In
               particolare,  il  patricius  aveva  preso  il  nome  di  strathegόs  riunendo  nella  sua  carica  le  competenze
               dell’autorità  civile  (praetor)  e  militare  (dux).  L’ordinamento  tematico  aveva  determinato  un  sostanziale
               decentramento  amministrativo  e  militare;  dallo  strategos  dipendevano  i  vari  funzionari  preposti  alla
               gestione vari servizi statali e al governo delle suddivisioni territoriali: il tema di Sicilia comprendeva l’isola
               di Sicilia e la Calabria fino alla valle del Crati, al di là di Cosenza e di Bisignano. In pratica la Sicilia con la

               Calabria alla fine del VII secolo formava un thema che a sua volta era diviso in turmae, rendendosi così un
               assetto militare al governo civile provinciale e municipale in cui si accentrarono tutti i poteri dello Stato.
               Questo passaggio della Sicilia a thema segna una svolta importante per l’isola e per il Mediterraneo stesso.
               L’isola appariva più simile al quadro istituzionale balcanico-anatolico e gravitava più verso Costantinopoli
               che  a  Ravenna    acquisendo  un  ruolo  fondamentale  all’interno  dell’impero  non  solo  per  la  sua  capacità

               economica  ma anche per la sua posizione strategica  contro l’espansionismo islamico; vd.,  COSTANTINO
               PORFIROGENITO,  De  thematibus,  (ed.  A.  PERTUSI),  pp.94-95;  sull’istituzione  del  thema  di  Sicilia  vd.,
               GUILLOU-BURGARELLA  1988,  pp.  317-338;  COSENTINO  2008,  pp.145-146;    Non  si  dispone  in  Sicilia
               occidentale di fonti materiali e documentarie che possano affermare l’esitenza  di una rete di castelli già
               durante tale epoca; sulle problematiche relative all’incastellamento in età bizantina vd., MAURICI 1992, p.
               17 e pp. 20-21; UGGERI 2010, p.195; un ulteriore elenco aggiornato si ricava in SANTAGATI 2010, pp.213-
               230.
                      131
                         AMARI-DUFOUR 1859, pp.27-51; ASTHOR 1982, pp. 29-38; INTERNICOLA-CORSO 1993, pp.161-
               187;  D’ANGELO 1981, pp. 65-70; D’ANGELO 1983, pp. 81-91.


                                                                                                    46
   41   42   43   44   45   46   47   48   49   50   51