Page 47 - Abitati_città_fortificate_Sicilia_occidentale
P. 47
conoscenze, dai materiali provenienti da Casale Nuovo (presso Mazara) e dal
132
sito incastellato di Pietra del Belice .
Con l’avvento dei Normanni, infine, abbiamo potuto segnalare una
rottura con la precedente organizzazione musulmana basata principalmente
sulla vitalità dei casali aperti. Se a partire dal 1087, la città di Mazara, dopo
appena un decennio della conquista, diviene sede vescovile, altri centri
ricevono concessioni e privilegi senza però che avvengano cambiamenti
nello stile di vita legata alla produzione e al commercio. Con i Normanni in
133
Sicilia occidentale si assiste all’elargizione di vari territori alla Chiesa ,
134
all’immissione infruttuosa di Lombardi , nonché ad una persistenza della
135
toponomastica araba presso alcune fortificazioni . Per questo periodo, si
segnala, infine, la reazione della società arabo-musulmana (consolidata
rispetto ad altre parti dell’isola) alla feudalità straniera, che si manifesterà
132 Particolare attenzione negli ultimi anni e stata posta alla registrazione dei contesti di
provenienza delle ceramiche, sia per quanto riguarda il tipo di insediamento (città, castello, insediamento
rurale aperto), sia per le associazioni tra classi ceramiche differenti; per i dati provenienti da Mazara vd.,
MOLINARI 1992, pp. 501-522; nuovi dati in MOLINARI 2012, pp. 38-39; per la ceramica rinvenuta presso
Pietra del Belice si rimanda a D’ANGELO 1997, pp. 451-463; D’ANGELO 2004, pp. 129-143.
133 I territori con i relativi abitati donati alla chiesa sono elencati nel Diploma di fondazione del
vescovado di Mazara concesso da Ruggero il Gran Conte nel 1093 e nel Diploma noto come Rollum
Bullarum rilasciato da Guglielmo II alla chiesa di Santa Maria Nova di Monreale nel maggio del 1182; vd.,
PIRRI 1732 , pp. 842-843; CUSA 1868-1882, pp.179-244.
134 Il feudo di Scopello viene assegnato ad immigrati lombardi che nel 1237 ottengono da Federico
II, per inospitabilità motivata probabilmente da contrasti con la popolazione araba insediata presso il nucleo
di Visicari di poter occupare la terra di Corleone, lasciando definitivamente Scopello; vd., D’ANGELO 1981,
p. 65.
135 Nelle fonti medievali di età normanna relative all’attuale territorio della Sicilia occidentale
appaiono sei toponimi contenenti il termine arabo qal'a (fortezza) in riferimento agli abitati fortificati di
Calatabarberi, Calathaphimi, Calatameti, Kalathali, Calathatubi, Calataxibuni/Calatagabuni.
Quest’ultimo, più che un castello vero e proprio, era un insediamento fortificato, protetto dalle
caratteristiche di Poggio Fegotto. Cfr. PIRRI 1733, II, p. 843; GUARNIERI 1889, p. 321; Acta siculo-
aragonensia, I, 1, pp. 231-232; KOHLER 1899, n. XXIII, p.132; n. LXXXI, p.190-191; Per uno studio su
questi atti, cfr. BRESC- BRESC 1977, pp.358-363.
47