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alloctone o non indigene (note anche come “esotiche”,“aliene” o “neofite”) provenienti
soprattutto dalle acque atlantiche. Nel Mar Mediterraneo, la colonizzazione di nuove aree
geografiche da parte di specie alloctone animali e vegetali è avvenuta attraverso una lenta
dispersione naturale. Tuttavia, a partire dall’inizio dell’Olocene, ma con un’intensità
crescente nel corso degli ultimi cinque secoli, l’azione dell’uomo ha profondamente
alterato le dinamiche naturali e, nelle ultime decadi, si sono registrate numerose e frequenti
invasioni biologiche di specie alloctone. L’apertura del canale di Suez, l’incremento del
traffico marittimo, l’acquacoltura e l’intensificarsi del traffico di specie non-indigene,
hanno permesso l’introduzione nel Mediterraneo di specie alloctone, alcune delle quali
divenute specie invasive. Secondo Zenetos et al. (2008), sarebbero oggi presenti in
Mediterraneo 900 specie aliene e di queste 124 macroalghe e 62 specie ittiche sono ormai
considerate del tutto naturalizzate.

        Negli ultimi venti anni, parallelamente al progressivo aumento della temperatura
globale, si è assistito ad un aumento degli ingressi delle specie tropicali in Mediterraneo.
Le specie tropicali penetrate in Mediterraneo appartengono a due classi principali in base
alla provenienza: in alcuni casi si tratta di organismi passati attraverso il Canale di Suez,
provenienti dal Mar Rosso (in questo caso si parla di migrazione lessepsiana dal nome di
Ferdinand de Lesseps, promotore ed esecutore del progetto del Canale di Suez) in altre di
specie provenienti dalle coste africane dell'Oceano Atlantico, giunte attraverso lo Stretto di
Gibilterra. Molte specie tropicali di recente rinvenimento si sono perfettamente ambientate
al punto di arrivare a soppiantare le specie autoctone e di essere comunemente pescate e
commercializzate. Il 92 % delle specie ittiche non indigene presenti in Mediterraneo ha
infatti affinità subtropicale (48%) e tropicale (44%), percentuale che cresce nelle specie
ittiche insediate al 96%. Fra le specie di origine atlantica ricordiamo: Seriola fasciata
Bloch (1793), la ricciola fasciata, e altre ricciole di origine africana quali S. rivoliana
valenciennes (1833) e S. carpenteri Mather (1971) ed il pesce palla Sphoeroides
pachygaster (Müller & Troschel, 1848). Tra i lessepsiani si è assistito tra l'altro ad una
rapidissima colonizzazione del bacino orientale da parte di Upeneus moluccensis (Bleeker,
1855), la triglia del Mar Rosso, di Sargocentron rubrum (Forsskål, 1775), il pesce
scoiattolo, e a varie specie del genere Siganus.

        Anche i vegetali sono soggetti a questo tipo di espansione di areale, si pensi al caso
dell’angiosperma Halophila stipulacea (Forsskål) e a quello delle alghe verdi sifonali del
genere Caulerpa. Caulerpa taxifolia (Vahl) C. Agardh, Caulerpa racemosa (Forsskål) J.
Agardh var. cylindracea (Sonder 1845) e Caulerpa distichophylla Sonder sono tutte specie
di origine tropicale accidentalmente introdotte in Mediterraneo.

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