Page 68 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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schereccia anche attraverso la gestione di mercati ittici, non è florido e
non è sentito; vi manca spesso nei soci il sentimento di solidarietà coo-
perativa e siamo ben lontani dalla concezione delle grandi cooperative
pescherecce dell'Europa settentrionale. Molte volte la Cooperativa viene
interpretata come una possibile fonte di sussidi, come un mezzo per fa-
cilitare l'amministrazione o la riscossione degli ~assegni familiari:., ma
senza alcun fine di miglioramento tecnico e sociale degli associati. E' pro-
babile che, nelle attuali condizioni della pesca, non si possa pretendere
molto dal movimento cooperativistico in provincia; ma è altresl vero che
la lunga vita della S. Lucia,cooperativa mista fra lavoratori e datori di
lavoro, cioè cooperativa fra elementi ad interessi contrapposti, dimostra
come della cooperativa e dei suoi scopi si abbiano in genere idee molto
imprecise.
Ad ogni modo le cooperative, insieme con la tradlzlonalità del rap-
porti di lavoro, contribuiscono a ridurre al minimo le controversie fra la-
voratori e datori di lavoro.
La relazione della Capitaneria di Porto sottolinea che nel 1951 si
verificarono solo 6 sinistri, con un solo pescatore morto ; la cifra rela-
tiva ai sinistri è effettivamente piccola rispetto al numero dei motope-
scherecci, benchè debba considerarsi che questi non navigano tutto l'an-
no ed evitano di uscire dai porti con tempo cattivo. Tuttavia anche que-
sto numero potrebbe ridursi se i centri pescherecci avessero una miglio-
re attrezzatura portuale e se fossero più numerosi i porti-rifugio. E' no-
to 11 caso di un motopeschereccio di Marettimo, affondato a pochi me-
tri dalla costa, mentre cercava disperatamente un riparo, dacchè Maret-
timo è privo di porticciuolo.
Un cenno merita la pesca sportiva, che viene esercitata da molte
persone in poche località abituali; mentre ve ne sono altre, come Levan-
zo, Marettimo, San Vito La Capo, Bonagia, Pizzo Lungo, che si prestereb-
bero benissimo ad un'abbondante pesca dilettantistica, a vere e proprie
«partite di pesca~ . sol che fossero mutati gli orari dei mezzi di trasporto
pubblici i quali precludono attualmente la gita domenicale anche ai più
appassionati. Mutamenti d'orario e corse domenicali promuoverebbero un
turismo interno provinciale per lo meno, che si risolverebbe a tutto van-
taggio delle poverissime economie dei villaggi di pescatori.
A parte va considerata la caccia subacquea. E' uno sport di intro-