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10. Specie  a  distribuzione  mediterraneo occidentale: Spelaeoniscus  coiffaiti; Spelaeoniscus
                   vandeli;

               11. Specie a distribuzione N-mediterraneo-occidentale: Halophiloscia hirsuta.
               12. Specie a distribuzione mediterraneo-macaronesica: Leptotrichus panzerii.

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            Pantelleria rispetto alla sua superficie (circa 83 Km ) presenta uno scarso numero di specie
            soprattutto se confrontata con isole con superfici notevolmente più ridotte. Questa scarsità
            può essere dovuta al fatto che, essendo l’isola completamente vulcanica, offre agli Oniscidei

            un substrato poco adatto. La maggior parte delle specie, circa l’88%, ha una distribuzione
            che gravita attorno al Mediterraneo.

            La  presenza  di Spelaeoniscus coiffaiti (noto  per Minorca,  Spagna,  Algeria  e  Sicilia) e di
            Spelaeoniscus vandeli (noto per Favignana e Algeria) su Pantelleria farebbe supporre che siano

            esistiti  collegamenti  territoriali  con  il  Nord-Africa;  tali  collegamenti  relativamente  al
            Rissiano-Milazziano II sono stati peraltro ammessi da Pasa (1953), Bordoni (1973), Lanza

            (1973) e  Caruso  (1976). La  presenza di S.  coiffaiti su  Minorca  e  Penisola  Iberica,  si  può
            invece verosimilmente imputare alle attività antropiche.

            La  presenza  di Anaphiloscia  sicula (nota  per  il  Portogallo,  Sicilia,  Levanzo,  Ustica  e
            Arcipelago Maltese) potrebbe essere spiegata ammettendo un suo passaggio dalla Sicilia a

            Pantelleria  alla  fine  del  Terziario,  qualora  le  due  terre  siano  state  in  connessione come
            talvolta ipotizzato (Caruso 1976). Un meccanismo di introduzione, accettabile per altre

            specie,  è  estremamente  improbabile  per questa,  dal  momento  che la sua possibilità  di

            sopravvivenza, una volta sollevato il sasso sotto cui vive, è di pochi minuti.
            Diciannove sono le specie in comune con le Isole Pelagie, la maggior parte delle quali (circa

            il 42%) è rappresentata da specie alofile, xerofile (circa il 21%) e litorali (circa il 16%).
            Pantelleria e l’Arcipelago maltese mostrano 23 specie in comune tra le quali prevalgono le

            specie alofile (42%) le specie xerofile (21%) e le specie litorali (16%). Fatta eccezione per gli
            endemismi dell’Arcipelago maltese, le specie che non sono state rinvenute a Pantelleria non

            diversificano la sua fauna in maniera sostanziale da quella di Malta.
            Per  quanto  riguarda  le  Isole  Pelagie,  le  22 specie  rinvenute  sono  così  ripartite:  20  a

            Lampedusa  e  14 a  Linosa. Esse  possono  essere  raggruppate nelle  seguenti  categorie
            corologiche:

               1. Specie cosmopolite: Porcellionides pruinosus; Porcellio laevis; Armadillidium vulgare.
               2. Specie a distribuzione mesogeica: Tylos ponticus; Tylos europaeus.

               3. Specie  a  distribuzione  mediterraneo-atlantica: Ligia italica; Trichoniscus halophilus;
                   Halophiloscia couchii; Porcellio lamellatus; Armadillidium granulatum; Armadillo officinalis.

               4. Specie  a  distribuzione  W-mediterraneo-atlantica: Platyarthrus  aiasensis; Ctenoscia

                   dorsalis.
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