Page 15 - Quaderno_nat_bio05_2013
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Pantelleria ha una storia di colonizzazione antica che non ha conosciuto veri e propri
periodi di vuoto; inoltre, i suoi abitanti sono sempre stati agricoltori che, hanno anzi
trovato protezione in un‘isola così grande (83 km ) da poterne offrire da chi
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giungeva dal mare per razziare. L’attività agricola era favorita da un suolo fertile come
lo sono i suoli vulcanici ma resa difficile dalle pendenze, dalla natura di certe colate
laviche, dalla rocciosità. L’immane opera di bonifica ha consentito di coltivare quasi
tutta l’isola ad esclusione di alcune colate laviche, creando anzi suoli agricoli
con l’ausilio dei muretti e trasformando le pietre in una risorsa per realizzare
un paesaggio ‘costruito’: muretti, giardini, dammusi (Barbera et al., 1997; Barbera &
La Mantia, 1998).
La gebbia, dall’arabo “gabiya” vasca di conservazione dell’acqua (S. Guidi)
Tutte le scelte agronomiche e costruttive sono finalizzate a tesaurizzare la disponibili-
tà di acqua e a misurarsi con i capricci del clima (Barbera & La Mantia, in stampa).
Nell’isola permane comunque una componente forestale importante che l’ha caratte-
rizzato anche nei momenti di più intensa coltivazione (Pasta & La Mantia, 2003),
sebbene l’attività di deforestazione abbia trasformato profondamente il paesaggio
originario determinando, ad esempio, l’estinzione di una specie forestale come la rove-
rella (Calò et al., in stampa). Inoltre, alcune colate laviche come quella del Gelfiser risul-
tano non coltivate e, per quanto possibile, coperte dalla vegetazione naturale. Tutto
ciò contribuisce a creare un paesaggio articolato, arricchito da una perla come il lago
di Venere. Anche Pantelleria ha subìto, di certo più delle altre isole, il fenomeno dell’ab-
bandono dell’agricoltura, a cui ha fatto seguito la ricolonizzazione ad opera della vege-
tazione (La Mantia et al., 2008), con vantaggi indubbi in termini di accumulo di carbo-
nio (La Mantia et al., 2007) ma con evidenti perdite per il paesaggio e per la biodiver-
sità di interesse agrario (La Mantia, 2007). Di natura completamente diversa sono le
isole dello Stagnone e delle Egadi, geograficamente legate ad esse. Queste isole
grondano di storia antica, già a partire dai Fenici e dai Romani; altrettanto antica è la
storia delle loro trasformazioni e anche il ruolo che vi ha svolto l’agricoltura che,
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