Page 67 - MARE_DELLE_EGADI
P. 67

e oggi esposta a Marsala presso il Museo  Cala Minnola a Capo Grosso) attraverso
            di Baglio Anselmi, quasi certamente af-  una serie di emergenze che, opportuna-
            fondata proprio in quel fatidico giorno,  mente valorizzate e spiegate, possono
            fu trovata presso la costa dell’Isola Longa,  mettere il visitatore a contatto con ciò di
            qualche miglio a Sud dell’area dello scon-  significativo che resta di un’evidenza col-
            tro. E anche la cosiddetta “sister ship”,  legabile in parte a quell’evento.
            imbarcazione identificata e non recupe-   Così come collegabili a quell’evidenza e a
            rata nei pressi, doveva essere pertinente al  quell’evento sono anche altri siti ove la
            periodo della battaglia delle Egadi. Ciò  presenza di reperti e situazioni attribuibi-
            confermerebbe pertanto la grande disper-  li cronologicamente al medesimo periodo
            sione dei relitti della suddetta battaglia.  permettono di effettuare dei collegamenti
            Come è noto, infatti, i due summenzio-   storico-topografici interessanti. Ad esem-
            nati scafi furono trovati a pochi metri  pio il sito di Cala Manione, presso la Pun-
            dalla riva dell’Isola Longa, presso Punta  ta Troia di Marettimo, ove insiste un cep-
            Scario. Ciò dimostrerebbe che da Levan-  po d’ancora in piombo, può essere colle-
            zo (a Nord), ma forse ancora oltre, fino  gabile ai siti della costa orientale di Levan-
            al canale tra Favignana e la Sicilia (a  zo poiché potrebbe trattarsi di una traccia
            Sud) possono essere naufragati relitti del-  del luogo di ancoraggio della flotta Car-
            la battaglia.                            taginese di Annone prima di iniziare l’ul-
            In sintesi, quindi, uno dei più interessan-  timo viaggio verso la costa siciliana.
            ti risultati delle indagini svolte nell’ambi-  Ma i risultati delle ricognizioni e dei con-
            to di questo studio di fattibilità è proprio  seguenti studi e analisi effettuati nel corso
            quello di aver compreso con una molte-   di questo studio di fattibilità non si sono
            plicità di dati multidisciplinari, mai pri-  limitati a mettere in evidenza e chiarire le
            ma utilizzati e analizzati, la dinamica del-  dinamiche della battaglia delle Egadi. At-
            le famosa battaglia delle Egadi che tanto  traverso le ricerche siamo venuti in con-
            potere evocativo ha non soltanto nel ri-  tatto di altre tipologie di siti e, soprattut-
            stretto campo dei cosiddetti addetti ai la-  to, di reperti e relitti. Come accennava-
            vori ma anche tra il pubblico più vasto.  mo, una lunga serie di siti vede la presen-
            Ed è proprio per questo che abbiamo vo-  za di ceramiche (soprattutto anforacee) di
            luto approfondire tale indagine, consape-  epoca romana imperiale attribuibili ai di-
            voli che l’attrattiva maggiore per il pub-  versi secoli di vita dell’impero. Spesso il
            blico dei potenziali fruitori del grande  carico anforaceo identificato tradisce un’o-
            parco archeologico subacqueo delle Ega-  rigine nord-africana, confermando il ruo-
            di è proprio il richiamo evocativo della  lo di testa di ponte verso e dall’Africa del-
            battaglia del 241 a.C. Tuttavia il risultato  l’arcipelago delle Egadi.
            conseguito ha una duplice valenza. Da un  Interessanti, infine, sono le evidenze rela-
            lato mette un punto fermo sulle cono-    tive ai relitti medievali, tra cui spicca quel-
            scenze sulla battaglia e identifica nella co-  lo rinvenuto integro a qualche miglio al
            sta orientale di Levanzo l’area di raccolta  largo di Punta Galera a Favignana, proba-
            delle navi romane che sferrarono il mor-  bilmente proveniente anch’esso dal Nord-
            tale attacco alla flotta cartaginese e nell’a-  Africa, nonché a quelli post-medievali, tra
            rea a Nord di Capo Grosso di Levanzo il  cui di grande rilevanza e spettacolarità è
            teatro dello scontro. Dall’altro siamo riu-  quello di Cala Spalmatore/Punta Libeccio
            sciti a formulare un sistema di itinerari  di Marettimo. Quest’ultimo relitto offre
            archeologici subacquei che interessa pro-  la possibilità di evidenziare il ruolo che
            prio questa costa orientale di Levanzo (da  queste isole, e in particolare Marettimo,




            Sebastiano Tusa                                                                   68
   62   63   64   65   66   67   68   69   70   71   72