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Favignana.
                                                                                              Tratto di costa rocciosa
                                                                                              (foto Fondo ORAO).

            tale agguato che Lutazio Catulo, il vitto-
            rioso ammiraglio romano, arrecò alla flot-
            ta di Annone, ammiraglio del convoglio
            cartaginese che si dirigeva da Marettimo
            verso Drepanum in soccorso alla guarni-
            gione connazionale assediata.
            Tale definita ipotesi contrastava con al-
            cune considerazioni di carattere archeo-
            logico subacqueo e dalla lettura delle
            fonti storiche che fino allora era stata
            fatta da parte di insigni storici dell’anti-
            chità. Di per sé, infatti, la presenza di co-
            spicui addensamenti di ancore può essere
            la conseguenza di ripetuti ancoraggi do-
            vuti alla particolare conformazione dei
            luoghi. Se pensiamo, infatti, che era ed è  sfavorevole poiché in direzione contraria
            frequente la perdita di ancore si può ben  allo spirare del vento (da Ovest). Che lo
            comprendere che al ritmo di una perdita  scontro effettivo sia stato limitato si evin-
            l’anno (per voler rimanere a livelli stati-  ce dalla stima delle perdite totali subite
            stici certamente sottostimati), bastavano  da entrambe i contendenti (appena 62
            solo poche centinaia di anni per realiz-  imbarcazioni su un totale di ben 1.200
            zarsi sul fondo un vero e proprio cimi-  navi nell’intero primo conflitto punico-
            tero di ancore.                          romano!). Infine, analizzando la possibile
            Inoltre, leggendo le fonti, gli storici con-  dispersione dei relitti si deduceva che l’a-
            statavano che mai si menzionava Phor-    reale di possibile rinvenimento diventava
            bantia (Levanzo), ben nota agli antichi.  più evanescente dato che il mutare del
            Tutte le fonti menzionavano, invece,     vento nelle ore postmeridiane (da Est) po-
            Aigussa (Favignana) e Hiera (Maretti-    té certamente portare i legni verso Ovest
            mo), rispettivamente la prima come base  rispetto alla zona di agguato.
            di partenza per l’agguato romano e la se-  L’evanescenza del possibile teatro delle
            conda come tappa delle navigazione del   operazioni era ancora più difficile da
            convoglio cartaginese prima dell’avvio   identificare poiché gli studi e le fonti da
            della sfortunata navigazione verso la co-  cui essi scaturivano erano vaghi circa la
            sta siciliana.                           localizzazione della meta dei Cartaginesi,
            Era, dunque, difficile collegare il rinveni-  indicata genericamente in Drepanum,
            mento dei ceppi d’ancora con la batta-   mentre era certo che il sito fortificato dai
            glia. La difficoltà, inoltre, di individuare  Punici fosse il monte Erice.
            il luogo esatto dell’ancoraggio, così come  Non era chiaro se l’approdo prescelto fos-
            dello scontro scaturiva anche da altre con-  se nell’attuale area portuale di Trapani o
            siderazioni. Dato che i Cartaginesi, come  in un imprecisato punto della costa set-
            è noto, andavano a vela, era logico presu-  tentrionale che va dal capoluogo trapa-
            mere che il grossissimo convoglio cartagi-  nese verso Nord (fino al Monte Cofano).
            nese si fosse disperso in una vasta area di  La riprova di questo quadro impossibile
            mare e che la disfatta fu generata dalla  da delineare con le sole armi dell’analisi
            sconvolgente sorpresa dell’attacco roma-  testuale e delle considerazioni topografi-
            no, inaspettato anche perché operato con  che si rifletteva nella cautela che autore-
            audacia in una situazione oggettivamente  voli storici (da Holm a De Sanctis, da Pa-




            Sebastiano Tusa                                                                   64
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