Page 68 - MARE_DELLE_EGADI
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ebbero quale base o luogo sicuro di sta-  rettimo, può, se opportunamente appro-
                               zionamento per navi o piccole flottiglie  fondito, dare nuova luce su un momento
                               pirata. Il contesto del rinvenimento, in un  estremamente interessante della storia
                               luogo così fuori mano, nonché le caratte-  della Egadi e del Mediterraneo. Vi fu un
                               ristiche stesse dell’armamento identifi-  periodo, regnante Francesco I d’Orléans,
                               cato, fanno pensare a questo luogo come  che i Francesi finanziarono, incoraggiaro-
                               una cala frequentata da pirati soprattutto  no e sostennero le flottiglie pirata del ter-
                               in quel periodo nel quale la marina fran-  ribile Dragut nell’ambito della cosiddetta
                               cese foraggiava queste flottiglie in funzio-  “empia alleanza” tra Francesi e Turchi ai
                               ne anti-spagnola. Anche in questo caso la  danni degli Spagnoli. È probabile che per
                               rievocazione storica ha un grande peso   effetto di quell’alleanza le Egadi divenne-
                               nella costruzione dell’offerta didattico-tu-  ro talora base franca per navi pirata dedi-
                               ristica poiché a tal proposito si offre l’oc-  te ad attività di depredazione. Sia il can-
                               casione di esaltare il ruolo di Marettimo  none di Favignana che i cannoni del re-
                               quale isola più slegata dal contesto politi-  litto di Marettimo potrebbero essere per-
                               co-militare della Sicilia occidentale, cui  tinenti a quella fase storica e a vascelli pi-
                               erano più legate le altre due isole maggio-  rata o comunque illecitamente presenti
                               ri dell’arcipelago. Il ruolo di Marettimo  nelle acque dell’arcipelago. A favorire tale
                               quale isola più marginale e, quindi, meno  ipotesi concorrono la nazionalità francese
                               controllabile, ne contraddistingue la sto-  per il cannone di Favignana e l’eteroge-
                               ria. Anche in epoca romana essa fu, in-  neità dei cannoni del relitto di Maretti-
                               fatti, una delle basi di Pompeo nella sua  mo, nonché la loro giacitura che indiche-
                               guerra contro Cesare.                    rebbe l’avvenuto bombardamento della
                               Lo studio, oltre ad averci messo in condi-  nave che li aveva armati.
                               zione di trovare, analizzare, interpretare e  Sempre a proposito del cannone bronzeo
                               rendere fruibile quanto specificato in   di Favignana è interessante notare che il
                               questa sintesi e quanto dettagliato nelle  suo recupero rappresenta quasi certamen-
                               relative schede di sito, ci ha permesso an-  te la prima tappa in Sicilia della lunga sto-
                               che di fornire elementi utili per una pos-  ria di quella che un tempo era semplice
                               sibile futura ricerca ancora più approfon-  ricerca di “tesori” e quant’altro e che oggi
                               dita su taluni siti ove pensiamo che sia  è diventata “archeologia subacquea”. Il
                               proficuo investire. In altre parole abbia-  cannone fu recuperato, infatti, nell’am-
                               mo evidenziato, indicandola, le potenzia-  bito di un’attività voluta e finanziata dai
                               lità di ricerca dei vari siti.           Florio che, sull’onda, probabilmente, del-
                               A tal proposito è estremamente interes-  le grandi scoperte effettuate in quei tem-
                               sante il rinvenimento di un cannone      pi altrove nel Mediterraneo, incaricarono,
                               bronzeo cinquecentesco conservato pres-  con regolare contratto stipulato il 4 gen-
                               so la Palazzina Florio, prossima sede del  naio del 1906, uno studioso di storia mo-
                               museo di Favignana. Si tratta di un can-  derna, tale Nicola Petrina, affinché ricer-
                               none molto allungato, a sezione ottago-  casse nei mari siciliani i resti di battaglie
                               nale, verosimilmente seicentesco e di fat-  navali per tentarne uno sfruttamento ar-
                               tura francese. I pochi dati sul rinvenimen-  tistico-commerciale. La società costituita
                               to lo fanno pervenire dalla zona del Lido  ad hoc acquistò e armò per l’occasione un
                               Burrone, dove anni fa se ne vide un altro  rimorchiatore, un pontile e una barca do-
                               a circa m 18 di profondità.              tati di attrezzature da palombaro per im-
                               Questo rinvenimento, insieme a quello di  mersione e recuperi.
                               Cala Spalmatore/Punta Libeccio di Ma-    Tra i relitti già noti dei quali abbiamo ap-




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