Page 32 - PIT_Isole_Minori
P. 32
14
del Protocollo ASPIM ; la riduzione del suo areale di distribuzione è probabilmente da attribuire non
solo all’eccessivo prelievo, ma anche alla diminuzione, talvolta alla scomparsa, delle alghe di cui si
alimenta a causa dell’inquinamento delle acque superficiali.
L’isola di Ustica è chiamata “paradiso dei sub” perché presenta fondali particolarmente ricchi di vita,
probabilmente grazie alla corrente atlantica in ascesa verso l’alto Tirreno e dalla morfologia tormentata ed
estremamente varia dei fondali. Le correnti fredde che arrivano dall'Atlantico, infatti, trasportano
plancton e larve che, dopo aver vagato per un certo periodo in alto mare, trovano qui un substrato
roccioso su cui impiantarsi.
Le numerose grotte per le loro particolari condizioni ambientali ospitano, così, un vasto campionario di
specie sciafìle (amanti della penombra) che si distribuiscono secondo interessanti modelli di insediamento
e che, in assenza di questa cavità, si troverebbero a profondità molto maggiori; si determinano così
15
biocenosi bentoniche con un alto grado di biodiversità: la roccia ospita cirripedi, isopodi e gasteropodi
(M. neritoides), spugne policrome, numerose specie di briozoi, celenterati, serpulidi, nudibranchi,
gasteropodi e crostacei; tra questi ultimi numerosissimi individui del gamberetto Plesionika narval
affollano le grotte formando delle vere e proprie nuvole guizzanti. Nell'oscurità degli anfratti nuotano poi
alcuni pesci come le cernie e le corvine. Infine, tra le rigogliose praterie di Posidonia oceanica, distribuite
sui rari fondi sabbiosi, nuotano i tordi di mare e i nudibranchi vestono i loro abiti più sgargianti. Meno
ricchi di vita sono i fondali della costa esposta a occidente. Da segnalare il Banco Apollo che è un picco
vulcanico sommerso dove, a partire da una profondità di circa 60 metri, si sviluppa una singolare e
rigogliosa foresta di laminaria. Quest'alga gigantesca tipica dell'Atlantico, deve qui la sua presenza alle
correnti fredde provenienti dallo stretto di Gibilterra che determinano condizioni ambientali simili a
quelle atlantiche.
Il sopralitorale, al contrario del litorale sommerso, ha frammenti di insediamenti solo nelle fessure della
roccia vulcanica, riempite da sedimenti scarsamente compatti e costituiti da licheni e da alghe azzurre. Il
paesaggio vegetale è caratterizzato dall'intensa coltivazione, da macchia di artemisia arborea, lentisco,
calicofone spinosa e ginestra. Inoltre, sono presenti ulivi, mandorli, viti e alberi da frutta e zone con
Steppa mediterranea. Tra le specie endemiche si rileva il Limonium bocconei e la Crithmo limonetea.
Interessato dal rimboschimento è il Monte Guardia dei Turchi.
L'importanza faunistica di Ustica è legata principalmente ai due periodi migratori, primaverile e
autunnale, che ogni anno obbligano diverse specie di uccelli a transitare da quest'isola. Delle poche specie
di animali terrestri presenti (ovviamente la fauna risente dell'isolamento dovuto all'ampio tratto di mare
che separa l'isola) si possono citare il toporagno di Sicilia (Crocidura sicula), il coniglio comune e alcune
specie di pipistrelli, nonché molti uccelli come il falco pellegrino (Falco peregrinus), il Passero Solitario
(Monticala solitarius) e i gabbiani (Larus spp.).
L’ecosistema dell’arcipelago eoliano presenta caratteristiche simili per la comune origine vulcanica ma
che fra loro si differenziano. La storia del manto vegetale che copriva le Isole Eolie risulta caratterizzata
da alterne vicende strettamente legate alle popolazioni locali che hanno modificato la struttura
morfologica e territoriale delle isole, dal tempo dei primi insediamenti in età neolitica all’epoca attuale,
dalle scarse precipitazioni e la presenza di un suolo roccioso e sabbioso. Le folte boscaglie di leccio
(Quercus ilex) che ricoprivano gran parte della superficie delle isole, hanno lasciato il posto a formazioni
14 La lista dell’Allegato II del protocollo ASPIM è stata adottata alla Convenzione di Barcellona (1996) e rivista in occasione della
Convenzione di Berna (1998).
15 Per biocenosi si intende un raggruppamento di organismi viventi, animali e vegetali che per la sua composizione e per il numero di
individui corrisponde a determinate condizioni medie dell’ambiente [Definizione di Mobius (1877) riportata da Ghirardelli (1981)].
31