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Si alimenta in prevalenza di pesci, crostacei e calamaretti.

          A Salina è presente il laghetto salmastro di Punta Lingua, sede di un'antica salina, che è una piccola ma
          importante zona umida di sosta per molti uccelli migratori che, recandosi in Africa o di ritorno da essa,
          transitano sull'arcipelago. A Lingua si osservano decine di saltimpali, luì piccoli, Pispole attratti dai molti
          insetti sempre presenti nelle zone di ristagno d'acqua, oltre ad aironi garzette, nitticore, tarabusi, cavalieri
          d'Italia, beccacce di mare, piovanelli, gambecchi. Sulle sponde in prossimità del faro, cresce la tamerice
          (Tamarix africana Desf).

          L'unica specie fra i lagomorfi,  presente su tutte le isole maggiori (con l'eccezione di Alicudi) e
          sull'isolotto di Basiluzzo é il coniglio selvatico. I roditori gliridi sono rappresentati dal topo quercino,
          sottospecie endemica dell'Isola di Lipari, e dal ghiro, presente soltanto a Salina. A Lipari invece con lo
          stesso nome dialettale gli abitanti indicano il topo quercino. Altri due roditori, il ratto nero e il topo delle
          case, sono presenti in tutte le isole.

          Le falesie, gli anfratti rocciosi e il terreno con poca vegetazione sono un  ottimo habitat per i rapaci
          soprattutto per i falconiformi. II  falco della regina  é, infatti, l'animale simbolo delle Eolie; ha come
          habitat preferenziale le scogliere rocciose poste a picco sul mare. Nell'arcipelago sono presenti cinque
          colonie, con un numero complessivo di effettivi pari a circa un quarto dell'intera popolazione presente in
          Italia. Tra i rapaci, assai diffuso é il Gheppio, velocissimo falconide presente ovunque nell'arcipelago, con
          un buon numero di coppie. Il grillaio é una specie rara, simile al Gheppio ma un po' più chiaro, sembra
          essere presente a Salina soltanto con poche coppie.

          Alle Eolie é presente anche il falco pellegrino, falcone velocissimo, famoso per la perizia nella caccia e
          per le fantastiche picchiate, durante le quali l'animale può raggiungere anche  300 km/h. Tra i rapaci
          notturni, segnaliamo il barbagianni. Anche la poiana chiamata "arpazza"  é un rapace assai diffuso alle
          Eolie ed é facile vederla volare lungo i sentieri. Di grande interesse é la presenza alle Eolie del passero
          solitario, grande quanto un merlo che occupa vecchi edifici e pareti rocciose; si trova comunemente sulle
          isole maggiori dell'arcipelago, convive senza problemi con l'uomo nei centri abitati. Lo scricciolo é un
          piccolo uccello insettivoro segnalato come nidificante per tutte le Eolie.


          Eccezionale é la presenza dell'usignolo di fiume in un ambiente privo di acqua, presente a Salina, a Lipari
          e a Vulcano, e localizzato presso i canaloni costieri ricoperti di vegetazione tipica di aree umide e
          ombrose.

          Il silvide più diffuso sull'arcipelago é certamente l'occhiocotto. Facilmente osservabile é il rondone
          pallido, instancabile e veloce volatore, ha una bellissima silhouette a forma di falce, con occhi marroni e
          becco nero e corto. Certamente nidificante a Salina, risulta localizzato a Punta Perciato (Pollara) e a Punta
          Marcello (tra Rinella e Pollara). A Salina, nidifica anche l'uccello delle tempeste, il più piccolo uccello
          marino europeo. Nella  macchia mediterranea é presente la magnanina, in particolare nelle aree dove
          vegeta abbondante l'erica arborea. Il corvo imperiale è il più grande passeriforme europeo, con una
          lunghezza massima di 63 centimetri e un'apertura alare di 130 centimetri. La presenza alle Eolie di specie,
          quali per esempio il merlo o la gazza, é dovuta a recenti fenomeni di espansione territoriale dalla Sicilia e
          dalla Calabria.

          L'istmo di Vulcanello ospita da qualche anno a questa parte uno stagno, che costituisce un ambiente
          estremamente propizio per la sosta di uccelli limicoli, tra i quali numerosi caradridi, scolopacidi e
          trampolieri. Nell'istmo troviamo la vegetazione tipica dei terreni sabbiosi, inondati con l’abbondante
          giunco pungente (Juncus acutus L.). Nell'area circostante, caratterizzata dalla presenza di dune sabbiose,
          tra la spiaggia del Porto di Ponente e lo stagno si possono osservare la santolina delle spiagge (Otanthus
          maritimus Hoffinagg et Link),  calcatreppola marittima  (Eryngium maritimum L.), il giglio marino
          (Pancratium maritimom L.), tutte assenti o estremamente localizzate nel resto dell'arcipelago.




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