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L’ EVASIONE DALLA COLOMBAIA DEL 19 OTTOBRE 1944

Nel 1944, nelle Carceri Succursali della Colombaia vi erano due Sezioni Detentive.
La prima era ubicata nel braccio est del fabbricato mentre la seconda si trovava nel
pian terreno del braccio ovest. Una parte della 2^ Sezione e cioè 5 cameroni avevano
le finestre sporgenti sul mare dalla parte di mezzogiorno. Di questi 5 cameroni
l’ultimo e cioè il n.5 quello posto verso lo sperone dell’antica fortezza, aveva una
sola entrata ed era composto da 3 camerotti intercomunicanti, della capienza
complessiva di 20 detenuti. Ogni camerotto aveva la sua finestra e, dal lato opposto –
aperta nel muro interno – una feritoia che permetteva l’ispezione dal cortile, dei tre
ambienti.

Le finestre erano alte sul livello del mare di circa 10 metri ed immediatamente
sotto la muraglia sporge quasi a fior d’acqua una piattaforma larga circa 1 metro parte
di roccia e parte di calcestruzzo, su cui posa la costruzione. Questa piattaforma segna
la curva del fabbricato e sbocca ad est sul braccio del molo di ponente; ad ovest
presso il capannone già deposito delle torpedini.

Il mare è sotto le finestre, molto profondo e quasi sempre, per il gioco delle
correnti, agitato. Le finestre sono larghissime e sono state ricavate dai vani dove
prima erano posti i cannoni della fortezza. Tali vani sono stati divisi a metà. Una
metà è stata ricoperta, per uno spessore di due metri, con conci tufacei, mentre l’altra
è stata adoperata per farne le finestre che sono costituite da due inferriate poste ad un
metro di distanza l’una dall’altra.

Il Direttore Pietro Ferrari ricostruisce con dovizia di particolari, attraverso i
verbali dell’interrogatorio dei detenuti, la tentata evasione del 19 ottobre 1944,
quando i detenuti Giuseppe Giliberti e Giuseppe Ponzo, entrambi ristretti nel
camerone n.5; il primo nel 1° camerotto ed il secondo nel 3° camerotto, strinsero
amicizia e parlando del più e del meno nelle lunghe giornate passate guardando il
mare attraverso le grate della finestra sorse in loro l’idea di tentare una evasione. Il