Page 32 - daSCaterina_allaColombaiatutto
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la lampada venne spenta, il Cannistraro prima e il Parisi dopo avrebbero dovuto
notare ciò ed allarmarsene. Avrebbero dovuto immediatamente aprire la porta e
attraversare il cancello chiuso; ispezionare, con il lume che essi avevano, il camerotto
n.1; avrebbero subito scorto i letti vuoti. Avrebbero dovuto chiamare il capoposto, il
sottocapo di servizio, gli agenti di rinforzo ed irrompere nel camerone per accertarsi
di quello che succedeva.

 Quando poi dallo spioncino del camerotto n.3 anche al buio, gli agenti avrebbero
notato le ombre che si stagliavano contro il cielo ed una finestra aperta di notte
durante una bufera, in una camera dove dormivano dei detenuti non è cosa normale
che può passare inosservata e non deve destare perlomeno dei sospetti.

  Sia il Cannistraro che il Parisi non fecero il loro dovere e la responsabilità
dell’accaduto grava su di loro; in massima parte sul Parisi che fu in servizio nella
sezione dalle ore 16.00 alle 20.00 e dalle 22.30 alle 24.00. Egli nel verbale
d’interrogatorio ha fatto risaltare che alle ore 22.30 aveva notato la mancanza di
illuminazione nel camerone n.5 ma ciò aumenta la sua mancanza perché era suo
preciso dovere l’accertamento delle cause della rilevata assenza d’illuminazione. La
mancanza è grave e d’altra parte perché or non è molto che lo scrivente ebbe, con
ordine di servizio, ad avvertire il personale di intensificare la sorveglianza, di
compiere con coscienza il servizio, di essere zelante e scrupoloso. Gli agenti Parisi e
Cannistraro non hanno tenuto conto delle disposizioni e così con la loro grande
negligenza hanno permesso che 4 detenuti riuscissero ad evadere da un luogo che
offriva le maggiori garanzie di sicurezza.

Trapani 22-10-1944  Il Dirigente dott. Pietro Ferrari
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