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Capoguardia, che organizzarono delle pattuglie per la ricerca che a causa della
burrasca venne sospesa per continuare al mattino seguente.

Minuziose ricerche vennero eseguite nell’isola, in tutta la giornata del 20 ma senza
alcun esito. Pertanto la mattina del 21 alle ore otto, i detenuti Giliberti e Ponzo
vennero catturati su uno scoglio della Colombaia separato da un canale di 100 metri
di larghezza. I due si erano nascosti nell’edificio di un piccolo faro. Ideatore e
organizzatore ed esecutore dell’evasione è stato il Giliberti. Il Ponzo appare
sottomesso alla volontà del compagno. Gabriele e Cortese si associarono ai primi
due. Il maggiore responsabile è il Giliberti che, del resto, è un individuo pericoloso.

                               IL PERSONALE DI CUSTODIA

 L’evasione è potuta avvenire per la mancata sorveglianza del personale di servizio. I
detenuti Giliberti e Ponzo iniziarono il lavoro poco dopo le ore 16.30 e lo
terminarono alle ore 23.00, in circa 6 ore. Durante tutto questo tempo non un agente
guardò attraverso lo spioncino; questa è la concorde affermazione dei detenuti.

 L’agente Parisi Giuseppe afferma che spesso ispezionò le camere senza notare nulla
di anormale. Ma egli dimentica che dallo spioncino del camerotto n.1 doveva
accorgersi che vi era un posto vuoto, quello del Giliberti che lavorava nel camerotto
n.3; egli trascura il fatto che Giliberti si mise all’opera dopo le ore 16.30 cioè mentre
era giorno chiaro e che una occhiata attraverso lo spioncino del camerotto n.3
avrebbe senz’altro fatto scoprire il tentativo. Erano due uomini che lavoravano
affannosamente, madidi di sudore, impolverati; vi erano delle pietre per terra e lo
spioncino che è posto proprio di faccia alla finestra avrebbe permesso
immediatamente di osservare tutto ciò, specie alla luce del giorno. Ma il Parisi non
rilevò nulla perché non ispezionò. Alla luce poi del lume a petrolio, posto nel
corridoio, il Parisi e il Cannistraro avrebbero dovuto notare quello che accadeva, i
letti vuoti ed i detenuti raggruppati nell’ultimo camerotto e quando dopo le ore 22.00
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