Page 15 - e venne il vento
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Non so dove andasse tutta quella pietra della mia isola; a me      va era la sezionatura del tonno, avendo io una buona pratica
bambino veniva la paura che ne levassero troppa e l'isola po-      nel maneggiare i coltelli per il lavoro fatto in macelleria. Gli
tesse affondare! Ma mio padre mi diceva che altre città lonta-     operai di Favignana appresero a sezionare il tonno da due ope-
ne costruivano le loro case con la nqstra pietra e dovevo esse-    rai specializzati genovesi fatti venire dai proprietari. Ricordo
re orgoglioso di ciò perché così c'erano tanti pezzetti di Fa-     che con un gancio ed un grosso coltello spiegavano ad un ope-
vignana in giro nel mondo. Ancora oggi in quella parte di co-      raio qualificato, certo Benedetto Azzaro detto Carcireri, come
sta esposta a Nord, chiamata Scaro da noi anziani e Lun-           si poteva tagliare di netto con un sol colpo la testa del tonno.
gomare Duilio dai più giovani, si vedono i solchi lasciati dalle   Io guardavo incantato ed apprendevo. Il Direttore Generale,
ruote dei carri simili a rughe su un viso segnato dalla fatica e   Signor Novara, si accorse di questo mio interesse ed un gior-
dal tempo. Però intorno allo Scaro l'acqua dove abbiamo nuo-       no mi venne a cercare, mi mise un coltello in mano e mi chie-
tato noi bambini non è più quella di una volta, è torbida e        se di dimostrargli cosa sapevo fare. Fu un successo e da quel
maleodorante. Anche il vecchio porto è cambiato: un tempo          giorno divenne mio compito esclusivo. Ero così veloce che
c'era una cala da cui partivano gli schifazzi che esportavano      riuscivo a sventrare e decapitare centinaia e centinaia di tonni
prodotti agricoli (cotone, fichidindia, ortaggi e tanti maiali);   al giorno. Ancora oggi conservo il gancio e il coltello da lavo-
c'erano tante alghe e il pesce arrivava fino a riva, oggi c'è uno  ro proprio come i guerrieri un tempo conservavano la loro glo-
spiazzale e il benzinaio. Dai 12 ai 14 anni ho lavorato come       riosa spada, ma conservo anche delle dita contorte che testi-
manovale alla costruzione delle batterie di Punta Marsala:         moniano il duro lavoro da me svolto per 40 anni. Quando mi
erano i primi anni trenta e lo Stato si organizzava per poter      hanno promosso caporale ho insegnato il mio lavoro ad altri
sistemare militari di stanza a Favignana. Contemporaneamen-        favignanesi come Clemente Ventrone che è diventato bravo,
te lavoravo come garzone presso il macellaio Giuseppe Ber-         ma non quanto me; infatti una volta mi ha sfidato ed io in po-
tolino ed imparavo parecchie cose sul modo di sezionare la         chi minuti ho tagliato 10 tonni mentre lui soltanto 6.
carne, di fare i "stigghioli" con le budella d'agnello, e il san-
guinaccio con il sangue di maiale. Oggi i stigghioli sono             Compiuti 20 anni sono stato chiamato a fare il servizio
diventati un piatto raro e per amatori mentre non si può più       militare ed ho prestato servizio sui motosiluranti, prima il
adoperare il sangue di maiale perché a Favignana nessuno ma-       QuoVadis e poi la Gloria C. Sono rimasto in marina per 4 anni,
cella più. Ai miei tempi era molto richiesto e si poteva prepa-    nel pieno della guerra, ma, se capitavo a Favignana in licenza,
rare sia dolce con latte e cioccolato, che piccante con sale e     andavo subito a lavorare allo Stabilimento di cui sentivo la
pepe: l'importante era raccogliere il sangue in recipienti molto   mancanza e in cui tutti sentivano la mia mancanza. Quando è
puliti e farlo condensare sul fuoco in modo da poterlo mettere     finita la guerra ho ripreso il mio posto di lavoro rimanendovi
nel budello.                                                       fino al 1980. Nel 1982 lo Stabilimento ha chiuso ma la pesca
                                                                   del tonno è continuata sia pure sotto varie gestioni. Di tutti
   Nel 1937 i Parodi acquistarono tutte le proprietà dei Florio    questi anni conservo un ricordo preciso, luoghi, fatti e perso-
nelle Egadi e così, nel 1938, io entrai allo Stabilimento Florio   ne sono rimasti impressi nella mia mente. Mi piacerebbe mo-
come apprendista. Mi adattai a tutto, ma ciò che mi affascina-     strarle i posti dello Stabilimento dove si svolgevano le varie

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