Page 11 - e venne il vento
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stro Ciccio. Questi cercò in ogni modo di farle cambiare idea, Vincenzo Sercia
ma, quando si rese conto che era irremovibile, le sparò ucci- detto Paciorro nato a Favignana nel 1929. Ha conseguito
dendola e poi si sparò anche lui, ma si ferì solo di striscio ad la licenza elementare. Oggi vive col figlio. Ha esercitato
un occhio. Fu arrestato e condannato per omicidio ma dopo due mestieri: quello di pescatore e quello di tonnaroto.
dieci anni di carcere uscì per buona condotta. Se questa storia
fosse successa ai nostri giorni forse l'avrebbero raccontata nel Ho cominciato a lavorare fin dalla prima infanzia e, se non
programma di Maria De Filippi. lavoravo, almeno apprendevo il mestiere.
Nota dell'autore Già dali' età di 8 anni andavo a mare con mio zio nelle gior-
nate in cui non c'era scuola. Finite le elementari cominciai a
In questa storia di vita mi ha colpito la grande forza che tra- fare il pescatore a tutti gli effetti, avendo già appreso il ~esti~
spare e la grande autonomia che la signora Ania ha saputo re negli anni precedenti. Mi sono dedicato a questo mestiere m
conquistare come donna. Da tutto ciò che ella ha fatto traspa- modo esclusivo fino a 16 anni. A quei tempi si andava a pesca
re l'ottima capacità di educare, al coraggio, al sacrificio ma con le barche a remi o a vela come il Michelino o il Ventura o
anche al rispetto di sé, da parte dei suoi genitori, gente di bas- il Nino, che poi diventò barca da trasporto. Si praticava per lo
sissimo livello sociale e culturale ma di alto profilo morale. più pesca da circuizione con il cianciolo o lo "sciabicune".
Una donna che negli anni '70 è iscritta alla Carnera del lavo-
ro e combatte accanto agli uomini in difesa del proprio posto Vincenzo Sercia al centro della foto
di lavoro: un lavoro che le piace malgrado, col senno di poi,
comprenda che ben pochi diritti le venivano riconosciuti. 23
Un' anziana degli anni duemila che sa sopravvivere da sola,
con poche centinaia di euro ma che afferma decisa di non po-
ter rinunciare al telefono, non solo per motivi pratici ma per-
ché "è importante essere informati e poter dialogare con i gio-
vani". Una testimonianza, non espressamente cercata da me,
sulla condizione femminile.
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