Page 8 - e venne il vento
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Una ricca pesca Nicolina Ania
16 detta Pipituna, nata nel 1925. Ha frequentato soltanto la
prima elementare ma in età adulta ha frequentato la
Scuola serale ed ha conseguito la licenza elementare. Vi-
ve da sola in Via Manzoni perché i suoi quattro figli abi-
tano tutti fuori da Favignana.
Mi piace parlare della mia vita, perché, secondo me, è stata
molto varia ed interessante.
Quando avevo solo sei anni mio padre mi portava con sé
perché lo aiutassi. Mio padre lavorava dovunque lo chiamas-
sero. Spesso lo chiamavano i proprietari delle cave e gli affi-
davano il compito di tirar su con la fune i tufi estratti nelle ca-
ve sotto il livello stradale. Erano conci molto pesanti e mio pa-
dre mi chiedeva di collaborare ma, per evitare che mi scorti-
cassi le mani, mi ci avvolgeva intorno delle pezzuole. Era-
vamo molto poveri ma io non camminavo mai a piedi nudi
come altri bambini poveri perché mia madre riusciva a cucir-
mi delle scarpe di pezza. Quando mio padre andava a lavora-
re nei campi si portava dietro come aiuto mia madre ed in quel
caso a me restava il compito di svolgere le pulizie di casa. A
20 anni mi sono sposata, ma poiché non ero maggiorenne c'è
voluta l'autorizzazione scritta dei miei genitori. Nei quattro
anni successivi mi sono occupata a tempo pieno della casa e
dei figli ma ben presto mi sono resa conto che non potevamo
campare solo con ciò che guadagnava mio marito. Ho matura-
to così di andare a lavorare allo Stabilimento Florio: era l'an-
no 1952 e lo Stabilimento era talmente florido che se un ange-
lo mi avesse detto che gli restavano solo pochi decenni di vita
non gli avrei creduto. Così ho iniziato come operaia semplice
e nessuno mi ha insegnato il mestiere perché, come dicevano
gli antichi, "eu sapi taliari sapi travagghiari" (chi sa osservare
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