Page 10 - e venne il vento
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una delle prime. A quei tempi il Governo non ci pensava due           ciare perché ho difficoltà a camminare e quindi faccio tutto
volte a mandare la gente a casa, ora invece mi risulta che dan-       per telefono, anche la spesa e l'acquisto dei medicinali. Anche
no forti contributi alla cooperativa che gestisce la tonnara an-      se i miei figli non sono con me non mi sento sola perché c'è
che se gli operai favignanesi che ci l~vorano sono ben pochi e        tanta gente che mi vuole bene e mi viene a trovare o mi tele-
le reti le calano per fare scena, dato che tonni non se ne pesca-     fona e mi racconta tutto quello che avviene nell'isola: è impor-
no quasi più. Negli anni novanta i produttori del tonno Ma-           tante essere informati perché ci si sente un po' meno vecchi ed
ruzzella harino girato uno spot pubblicitario utilizzando la          è bello anche raccontare le proprie esperienze specie ai giova-
struttura dello Stabilimento Florio ed hanno mandato a chia-          ni. Ad esempio, quando vengono a trovarmi dei ragazzi, io
mare me ed altre operaie per fare le comparse. Così ho rimes-         racconto loro delle storie curiose che ho vissuto in prima per-
so piede dentro lo Stabilimento e l'ho rivisto intatto come lo        sona. Uno di questi ricordi è legato alla mia infanzia, quando
avevamo lasciato; tutto sembrava in attesa del nostro ritorno,        avevo solo 10 anni. Mio padre che non si tirava mai indietro
mancavano solo le nostre voci e l'odore del pesce: ho provato         quando c'era da lavorare; come ho già detto lavorava nei cam-
una grande nostalgia e mi sono messa a piangere. Una volta            pi e nelle "pirrere" ma faceva anche parte della cosiddetta
chiuso lo Stabilimento sono andata alla ricerca di un altro la-       "ciurma 24". Erano 24 uomini particolarmente robusti che ve-
voro ed ho trovato un posto di puliziera in un villaggio turisti-     nivano chiamati a lavorare in tonnara solo per pochi giorni, al-
co. Pur avendo già 30 anni di lavoro come operaia conservie-          l' inizio e alla fine dei lavori, per sbrigare compiti molto pesan-
ra sono stata costretta a continuare a lavorare perché nel frat-      ti. Un giorno una spina di tonno gli tagliò un piede. Mio padre
tempo mio marito si era ammalato: è rimasto per 24 anni para-         non volle andare dal dottore, che a quel tempo era un certo Ca-
litico ed io ho lavorato e allo stesso tempo l' ho assistito. In se-  nino, ma si volle curare a casa e chiese la mia collaborazione
condo luogo mi interessava mettere marche del comparto turi-          affinché ricucissi la ferita con un grosso ago da sarta. Mia ma-
stico perché erano più alte e ciò mi consentiva di prendere una       dre disinfettò la parte ed io diedi i punti, ma fu una vera lotta
pensione un po' più alta.                                             perché mio padre aveva i piedi callosi e l'ago stentava a pas-
                                                                      sare sicché io ero obbligata a tirarlo con la tenaglia: erano tem-
    Ho lavorato due anni all'Approdo di Ulisse e poi sono an-         pi in cui per vivere bisognava avere molto coraggio, anche se
data al Punta Fanfalo dove sono rimasta per sei anni.                 si era bambini. Un altro ricordo speciale è legato ad una ragaz-
                                                                      za molto bella che faceva la Caporala allo Stabilimento e si
   Non ho bei ricordi di quest'ultimo villaggio, ci trattavano        chiamava Brigidina. È una storia che ha sconvolto l'intera Co-
malissimo e ci perquisivano tutti i giorni come se fossimo tutti      munità favignanese e che io ricordo ancora oggi con dolore.
ladri. Nel1988 dopo una furibonda lite col Direttore me ne so-        Di lei si innamorò un certo Mastro Ciccio che faceva il cala-
no andata, ma avevo già 63 anni per cui sono andata in pen-           fato. Erano entrambi sposati ma si innamorarono l'uno dell'al-
sione. Oggi vivo da sola e provvedo a me stessa in tutto e per        tra e decisero di lasciare i rispettivi consorti. Ad un certo punto
tutto con una piccola pensione di poche centinaia di euro che         il marito pregò Brigida di tornare per amore dei figli e le pro-
mi costringe a rinunciare a tante cose. Mi farebbe comodo ri-         mise di perdonarla. Brigida lo ascoltò e decise di lasciare ma-
cevere dal Comune un piccolo aiuto, magari per il pagamento
della bolletta telefonica che è una spesa a cui non posso rinun-                                                                                    21

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