Page 9 - e venne il vento
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impara a lavorare). Per 15 anni ho fatto l'operaia nel settore       state prodotte in base al tonno lavorato. Io, anche se non avevo
 dove si preparavano i vuoti per l'iscatolamento. Poi sono stata      studiato, avevo acquisito una tale pratica che gli facevo tutti i
 promossa Caporala ossia una che organizzava il lavoro degli          calcoli e non sbagliavo mai. Ero molto benvoluta tanto che mi
 altri e tale sono rimasta per altri 15 anni, cioè fino alla chiusu-  era permesso di utilizzare le macchine per l' iscatolamento per
 ra definitiva dello Stabilimento nel 1982. Su 150 donne ope-         iscatolare del tonno in agrodolce che io preparavo a casa per i
 raie le Caporale eravamo solo in sei mentre tra gli uomini           miei figli o per gli amici. Quando si trovavano a Favignana i
 c'erano molti capireparto. Oggi le donne dicono che non sono         signori Parodi abitavano al Palazzotto e gli operai più fini e di
trattate come gli uomini, ma avessero visto noi! Entravamo al         bella presenza andavano lì a prestare il loro lavoro, ad esem-
 lavoro un'ora prima, alle 6/30 ed uscivamo un'ora più tardi,         pio servivano a tavola. Se era giornata di mattanza andavano
alle 17/30, perché dovevamo lasciare tutto pulito e in ordine         nella chiesa di Sant'Antonino e aspettavano lì, in preghiera,
per il giorno dopo. Certo il lavoro era pesante soprattutto per       che la barca Baggiana li venisse a prelevare quando i tonni
quelle operaie che lavoravano nel reparto in cui bisognava sta-       erano montati e la mattanza vicina. Quando arrivavano sul po-
re con i piedi in mezzo all'acqua e al sale; le paghe erano           sto di pesca trovavano la muciara tutta ricoperta di tappeti. Lo-
basse e gli orari lunghissimi, ma a me piaceva per il clima di        ro salivano sul vascello di Ponente e subito gli operai stende-
amicizia e allegria con cui lo si affrontava e perché sapevo che      vano sul fianco della barca un lenzuolo bianco per ripararli
potevo garantire alla mia famiglia una vita un po' più decente.       dagli spruzzi del sangue dei tonni. Il tonno pescato veniva su-
Per essere precisa devo dire però che non avevamo nemmeno             bito lavorato, ma se la pesca era stata particolarmente ricca
una minima parte dei diritti che hanno gli operai oggi, ad e-         una parte del pescato veniva congelato e lavorato in seguito.
sempio nel mio libretto delle marche il ragioniere di quel tem-       Quando poi, negli anni sessanta, cominciarono ad arrivare i
po mise alcuni francobolli al posto delle marche, ma io non           giapponesi che portavano il tonno pescato in Atlantico, parte
ero scaltra come gli operai di oggi e me ne accorsi solo molti        del tonno fresco veniva venduto a loro ed essi lasciavano il
anni dopo quando feci la pratica per la pensione. Sono sicura         congelato che veniva conservato in scatolette di colore diver-
che i proprietari non ne sapevano niente perché venivano a            so per distinguerlo da quello fresco.
Favignana di rado. Il mio lavoro non finiva quando uscivo dal-
Io Stabilimento perché in quel momento iniziava il mio lavo-              Quando, sul finire degli anni settanta, è stato chiaro che lo
ro di casalinga che a volte svolgevo di notte sottraendo ore al       Stabilimento avrebbe chiuso perché da parecchi anni il bilan-
sonno e al riposo. I bambini durante il giorno li affidavo a mia      cio era in deficit, abbiamo deciso di lottare per impedire che
madre anche se presso lo Stabilimento c'era un asilo nido che         ciò accadesse. Io ero una combattiva, ero iscritta alla Camera
funzionava molto bene. Quando erano a Favignana i fratelli            del lavoro e sono anche andata a Palermo col Sindaco e con il
Parodi, Bacci e Vittorio, giravano per lo Stabilimento e si fer-      sindacalista Baldassare Catalano per chiedere l'intervento del-
mavano a parlare con gli operai. Io ero molto brava nel mio la-       le autorità regionali. Con noi c'erano !ano Tortorici, Nino
voro perciò il signor Vittorio mi mandava spesso a chiamare e
mi chiedeva se potevo calcolare quante scatolette sarebbero           Campo detto Vommaro, Michele Salmeri, Pasquale Sibilla e

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                                                                      vignana è stata una grande pagina di lotta sindacale ed anche

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