Page 32 - Favignana_-_land_of_bikes
P. 32

Non molto distante da Grotta d’Oriente si apre Grotta delle Uccerie. Sebbene con un esiguo nu-
mero di esemplari, la raccolta di molluschi marini mesolitorali è documentata in questa grotta già a
partire dall’occupazione epigravettiana. Essa interessa in modo particolare le Trochidae (es. Osilinus
turbinatus) e in minor misura le Patellidae (Fig. 10). A partire dai livelli mesolitici l’attività di raccolta
si intensifica notevolmente, anche in questo caso ciò potrebbe essere relazionato all’innalzamento del
livello del mare e all’avvicinamento della linea di costa alla grotta.

   A Grotta di Cala Genovesi (Levanzo) lo sfruttamento delle risorse marine nei livelli epigravettiani
è testimoniata dalla sporadica presenza di molluschi mesolitorali di ambienti rocciosi, ma l’adozione
delle risorse marine nell’economia di sussistenza appare significativa solamente a partire dall’occupa-
zione mesolitica (CASSOLI e TAGLIACOZZO in VIGLIARDI 1982). La presenza di Caretta caretta è degna
di nota, tuttavia essa comporta non pochi dubbi sul suo approvvigionamento. Le tartarughe e/o il
loro carapace potevano essere anche raccolti perché spiaggiati, di conseguenza la loro presenza non
implica necessariamente un utilizzo a scopo alimentare.

   Sebbene i dati sull’attività di sfruttamento delle risorse marine durante l’Epigravettiano finale in Si-
cilia siano ancora esigui, appare legittimo, alla luce di quanto esposto in precedenza, avanzare alcune
considerazioni di carattere generale anche in merito ai dati provenienti dai contesti peninsulari. Come
evidenziato in precedenza da alcuni autori (es. ANTONIOLI 1997), la modesta documentazione relativa
allo sfruttamento delle risorse marine in età epigravettiana e il suo notevole incremento durante il
Mesolitico fa supporre che la disponibilità delle evidenze possa essere, al meno in parte, condizionata
dall’innalzamento del livello del mare e dal conseguente arretramento della linea di costa. Un’ipotesi
che troverebbe conforto anche nelle evidenze peninsulari, seppur con alcune diversificazioni. Infatti
nel basso versante tirrenico della penisola lo sfruttamento delle risorse marine appare anticipato dallo
sfruttamento di altre risorse a basso costo di reperibilità come i molluschi terrestri e i molluschi e pesci
di ambienti lagunari (Helix cfr. ligata; Cerastoderma glaucum e Anguilla anguilla) (WILKENS 1993; CO-
LONESE e WILKENS 2004; MARTINI et alii 2005; COLONESE e TOZZI 2006 cds; MARTINI et alii in questo
volume). Questo trend economico peninsulare non sembra trovar conferma, alla luce dei dati attuali,
nell’Epigravettiano finale della Sicilia. L’uso di risorse lagunari, come evidenziato a Grotta d’Oriente,
appare limitato alla presunta raccolta di piante acquatiche 17, e al contrario di quanto evidenziato nei
depositi peninsulari 18, le caratteristiche delle associazioni malacologiche continentali dei depositi
epigravettiani della Sicilia (politipiche e con basso NMI) non ci permettono di ipotizzare l’attività di
raccolta di molluschi terrestri a scopo alimentare in questi contesti (COLONESE 2006 cds-a). Alla luce
dei dati attuali la struttura e la dinamica dello sfruttamento delle risorse costiere nell’economia di
sussistenza di età epigravettiana in Sicilia presentano ancora molti interrogativi. Seppur su evidenze
limitate, il quadro illustrato in precedenza sottolinea la necessità di chiarire le specificità inter e in-
tra-contestuali nell’ambito dello sfruttamento delle risorse costiere durante l’Epigravettiano finale in
Sicilia e nella penisola.

   Lo sfruttamento delle risorse marine durante l’Epigravettiano finale in Sicilia si manifesta inoltre
attraverso la raccolta, a scopo ornamentale, di conchiglie marine (es. Columbella rustica, Cerithium sp.
e Nassa (Hinia) incrasata) che sono presenti con rari esemplari a Grotta d’Oriente (CILLI et alii cds).

   I primi dati sulla stagionalità di sfruttamento delle risorse marine durante l’Epigravettiano finale
provengono da alcuni giacimenti delle isole Egadi e riguardano per il momento la raccolta di mollu-
schi marini a scopo alimentare. Dalle analisi isotopiche dell’ossigeno su gusci di Osilinus turbinatus
presenti nei contesti di Grotta d’Oriente e di Grotta delle Uccerie è risultato che durante l’Epigravet-
tiano finale la raccolta di molluschi e, presumibilmente, l’occupazione delle grotte si diversificava tra
i siti occupati. A Grotta d’Oriente (orizzonte 7C) la raccolta di O. turbinatus è attestata limitatamen-

17 Questo dato attende conferma dallo studio dell’ittiofauna dei livelli epigravettiani.
18 Sul versante tirrenico sono attestate associazioni oligotipiche con predominanza dell’edule Helix cfr. ligata e alto NMI
(COLONESE e WILKENS 2004; MARTINI et alii 2005; COLONESE e TOZZI cds).

                                                              235
   27   28   29   30   31   32   33   34   35   36   37