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e che ad un certo punto sarebbe stato fortificato in maniera piuttosto
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improvvisata .
A questi dati, va aggiunta la particolare posizione topografica di
Selinunte. Elevata su una collina che sovrasta il mare, il vecchio centro
abitato tardoantico e bizantino si estendeva in un’area da cui si poteva
facilemte controllare sia il territorio dell’entroterra, sia la parte di costa,
costituita, a sua volta , da una spiaggia sabbiosa dove prende posto una
caletta (vecchio porto) che è il luogo più adatto ad uno sbarco nemico.
Probabilmente proprio per la sua posizione geografica, il nucleo abitativo
presso l’acropoli conobbe, in un momento ancora non del tutto precisato, la
costruzione di un fortilizio bizantino eretto sul basamento del tempio O e
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sulle rovine del tempio A (Figg.84-85).
Nonostante l’assenza quasi totale di UUSS riferibili ad età tardo
romana e medievale, in loco si sono conservati i resti di un recinto fortificato
munito di due piccole torrette sugli spigoli del lato Nord. Le strutture
rinvenute, sono i resti di un castrum bizantino e rappresentano l’ unico
esempio di architettura militare tardo romana e bizantina in Sicilia.
La fortezza che presenta una pianta rettangolare (m.35 x 40 con il lato
lungo rivolto al mare) era munita ai quattro angoli e a metà di ciascun lato
(ad eccezione di quello settentrionale) di torri quadrangolari. L’ingresso
della struttura doveva essere sul lato Ovest dove sarebbe esistito anche un
corpo di guardia. Il lato Sud così come il lato Est presentano quattro
ambienti. Nella parte settentrionale della fortezza, coincidente con il
basamento del tempio A, i fori per trave, conservati nelle colonne del lato
433 FOUGÈRES – HULOT 1910, pp.130-137; sui dati relativi alle varie fortificazioni post-antiche vd.,
MOLINARI 2002, pp.335-342.
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Il primo studio sulla fortezza è del NASELLI 1972, p. 22; in seguito una descrizione più
dettagliata ma non priva di lacune è stata eseguita da MERTENS 1989, pp.391-398; MAURICI 1992, p.24;
MERTENS 1997, pp.301-320.
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