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settentrionale  ormai  crollate,  hanno  permesso  di  ipotizzare  un’elevazione

                   delle strutture almeno di tre piani. Circa al centro del lato Sud alcuni gradini

                   avrebbero condotto ad una corte centrale scoperta. Il materiale utilizzato per

                   la costruzione del fortilizio proviene dai templi greci ed costituito da rocchi

                   di  colonne,  conci  calcarei  nonché  elementi  di  trabeazione  e  capitelli.  Si

                   ritiene che la datazione del fortilizio in base ai confronti con i  castra tardo

                   romani e bizantini d’Africa oscilli per un periodo compreso fra il V e VIII

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                   sec. d.C. . In base alla planimetria dell’edificio militare, possiamo ribadire
                   che  il  castrum  bizantino  di  Selinunte  presenta  la  medesima  tipologia  di

                   alcune fortezze bizantine di età giustinianea in Algeria e Tunisia. Le fortezze

                   bizantine  di  Sétif,  Timgad,  Tobna,  Zana  e  Ras-el-Qued,  come  il  castrum

                   selinuntino  presentano  una  corte  fortificata  che  racchiude  al  suo  interno

                   costruzioni destinate agli alloggi, ai magazzini e alla chiesa, entro un muro

                   caratterizzato  da  torri  quadrate  agli  angoli,  elemento  tipico  delle  fortezze

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                   giustinianee  (Figg.86-87).  L’analogia delle piante è più che evidente, per
                   cui  niente  vieta  di  affermare  che  la  fortezza  selinuntina  venne  costruita

                   secondo  i  canoni  dell’arte  militare  bizantina.  Dalle  ricostruzioni

                   planimetriche dei fortilizi bizantini africani si deduce che le torri intermedie

                   venivano  adottate  a  rinforzo  di  muri  di  notevole  lunghezza  a  volte  oltre  i

                   cento metri mentre la fortezza di Zana le cui dimensioni si mantengono sotto

                   i cento metri per lato, presenta soltanto i contrafforti angolari. Nonostante le

                   ridotte  dimensioni  del  castrum  di  Selinunte  gli  ultimi  sondaggi  eseguiti


                   hanno evidenziato rispetto al passato la presenza come segnalato, di piccoli
                   contrafforti  intermedi  ad  esclusione  del  lato  Nord.  Per  le  sue  ridotte


                   dimensioni  la  fortezza  selinuntina  può  essere  confrontata  anche  sia,  alla


                          435   La  cronologia  della  fortezza  è  stata  avvalorata  in  basi  alle  caratteristiche  strutturali  ed  a
                   confronti con fortezza bizantine del Nord Africa da NASELLI, 1972, pp. 22-23; sulle fortezze bizantine si
                   rimanda A RAVEGNANI 1983.
                          436  Sulle fortezze bizantine del VI secolo si rimanda a RAVEGNANI 1983.


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