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era già stata saccheggiata in precedenza . All’occupazione della Sicilia
occidentale terminata in parte con la presa di Palermo nell’831 seguì entro
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breve termine la presa entro l’861 di circa trenta città bizantine .
È opportuno chiarire che la conquista musulmana dell’isola fu
differenziata in base ai territori che toccò (per esempio è probabile che nella
parte occidentale non vi siano state evidenti distruzioni di città a parte alcune
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località costiere quali Lilibeo e Selinunte ) fra condizioni di resa e prese di
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castelli con spargimenti di sangue . D'altronde, se da una parte le agiografie
dell’epoca sulla conquista musulmana dell’isola usano toni drammatici 445 ,
dall’altra, i cronisti arabi (nonostante i toni in parte propagandistici),
441 L’ anonima città costiera della Sicilia occidentale saccheggiata e distrutta dai Musulmani nel
704, periodo imminentemente posteriore alla caduta di Cartagine, dell’esarcato d’Africa e di Pantelleria,
secondo l’Amari sarebbe Lilibeo. Niente a tal proposito, anche sulla base delle nuove ricerche scientifiche,
ci vieta di non ritenere veritiera tale ipotesi; vd., AMARI 1854, I, p.169.
442 Con la presa di Palermo si veniva a consolidare il potere Saraceno nella Sicilia occidentale che
della città ne avrebbero fatta la futura capitale. Palermo fu conquistata definitivamente nell’831, Pantelleria
nell’835, Messina nell’843, Enna nell’859, mentre l’ultima resistenza nel vallo di Mazara risale all’860; vd.,
′Ibn ′al ′Aṯȋr, in Blib. ar. sic., I, p.367 e seg.
443 Niente ci vieta di pensare che ci sia un fondo di verità in un passo riportato dal Fazello il quale
ci riferisce che la prima città saccheggiata dagli arabi in Sicilia occidentale fu Selinunte. Secondo l’autore,
dopo aver depredato l’abitato, i musulmani, per destare timore fra le popolazioni locali fecero molti
prigionieri i quali vennero cotti in caldaie di rame. Aldilà del racconto un po’ fantasioso dell’autore
probabilmente basato su antiche credenze popolari, desta interesse, a nostro avviso, il fatto che i pochi dati
archeologici di cui disponiamo, farebbero pensare ad una fine disastrosa di quell’abitato che in età bizantina
si sovrappose sull’acropoli dell’antica città; FAZELLO, II,VI,I, p.288; sui dati archeologici relativi al
medioevo presso Selinunte si rimanda a GÀBRICI 1923, p.112; D’ANGELO 1971b, pp. 23-26; TRASSELLI
1972, p.50; NASELLI 1972; MOLINARI 2002, pp.323-354; FOURMONT 2006, pp.211-238.
444 L’unico scontro avvenuto in Sicilia occidentale dopo lo sbarco di Mazara di cui disponiamo
testimonianza attraverso gli storici arabi è quello fra l’esercito di Asad e del “Balata” . I cronisti arabi sono
più o meno concordi nel ritenere che lo scontro sia avvenuto nelle vicinanze della stessa Mazara, presso
Capo Granitola; Άn Nuwayrȋ, in Blib. ar. sic., II, p.114; ′Ibn ′al ′Aṯȋr, ivi, I, p. 365; tale luogo è ipotizzato
anche da Idrisi, ivi, I, p. 121; Varie ipotesi sono state formulate sul luogo del primo scontro fra musulmani e
bizantini; vd.; AMARI 1854, I, p. 266; VASILIEV 1935-1968, I, p.112, nota 2; KISLINGER 1991, pp.125-126;
in ultimo MAURICI 2005, pp.47-50.
445 GAETANI 1657, II, p.270.
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